Strategico rilancio dell’enorme patrimonio di Aquileia (Udine) che sarebbe nelle intenzioni del ministro dei beni culturali per farlo diventare ” un caso campione nazionale” ed una prossima visita del Presiedente della Repubblica al sito archeologico. Sono le due importanti novità rese note dal presidente della Fondazione Aquileia ambasciatore Antonio Zanardi Landi in occasione della presentazione del volume “L’Aula meridionale del Battistero di Aquileia. Contesto, scoperta, valorizzazione”, a cura di Luigi Fonzati (Electa) che ripercorre le tappe del recupero e della valorizzazione del pavimento musivo adiacente al Battistero cromaziano. La presentazione del libro – un viaggio dalla scoperta dell’Aula nel 1893 fino agli scavi più recenti e ai restauri e al progetto di musealizzazione di Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni – è stata occasione per tracciare un bilancio e guardare al futuro di Aquileia. “Iniziamo a vedere il risultato di scelte che vanno nella direzione giusta”, ha detto l’ass. regionale alla cultura, compiacendosi per aver riscontrato la capacità delle istituzioni di perseguire l’obiettivo di valorizzare Aquileia con un linguaggio comune. “Non era scontato raggiungere questa capacità. Ma è su questo che si poggia la credibilità e la garanzia di concretizzare un’idea di sviluppo comune”. Zanardi Landi ha voluto rimarcare che “Aquileia non è un mero deposito di vestigia, ma è un patrimonio di storia, idee ed esperienze che vanno comunicate all’Italia e all’estero. Deve diventare – ha detto – il simbolo, il collettore e lo strumento di una rinnovata civilizzazione”. Confermando l’interesse del Presidente della Repubblica Mattarella per una prossima visita, Zanardi Landi ha ricordato che tra una decina di giorni i vertici politici italo-sloveni e la presidente della Regione Debora Serracchiani visiteranno la mostra dedicata alle antichità romane a Lubiana, dove sarà esposto il clipeo di Giove Pluvio, prestato dal Museo di Aquileia. In Friuli c’è un’area archeologica di eccezionale importanza, considerata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Aquileia sorge come testa di ponte per la conquista romana delle aree danubiane e con lo scopo di difendere i confini orientali per incrementare il già florido commercio tra il bacino del Mediterraneo orientale ed i paesi transalpini. Gli scavi hanno messo in luce resti di mosaici paleocristiani, del foro romano e di una basilica, del sepolcreto, di pavimenti in mosaico e fondazioni di case, di statue della Via Sacra, dei mercati, di mura, del porto fluviale e di un grande mausoleo. Di grande importanza sono gli affreschi della cripta dell’IX sec.: anche questo è importante per conoscere la storia di Aquileia cristiana.