La cerimonia di consegna del Premio ‘Mario Rigoni Stern’ per la letteratura multilingue delle Alpi, giunta alla settima edizione, avrà luogo il 17 giugno, h 17, a palazzo Labia di Venezia, e domenica 18 giugno, ad Asiago, h 10, a Malga Porta Manazzo. Durante la presentazione dell’evento, il presidente del Consiglio regionale del Veneto ha portato i saluti istituzionali e presentato Gianbattista Rigoni Stern, presidente del Comitato del Premio. “Il riconoscimento intitolato al grande scrittore italiano Mario Rigoni Stern è andato a Diego Leoni con ‘La guerra verticale’, (Einaudi), e a Matteo Melchiorre, con ‘La via di Schenèr’ (Marsilio). Sabato verranno proclamati i vincitori con i quali avremo modo di discutere affrontando, in una sorta di intervista a più voci tra giurati e autori, le tematiche sviluppate nei due libri vincitori. Prima di questo dialogo, avrà luogo la ‘lectio magistralis’ tenuta da Eraldo Affinati, grande scrittore italiano, il cui ultimo libro è incentrato attorno alla figura di don Lorenzo Milani; seguirà, un intermezzo musicale curato dalla Fondazione Musicale Omizzolo Peruzzi”. “La figura di Mario Rigoni Stern – ha concluso il presidente – del quale ricordiamo il 16 giugno la scomparsa, avvenuta nel 2008, merita molta attenzione, non solo per il grande valore della sua opera, ma soprattutto per la straordinaria lezione di umanità che ci ha lasciato. Una voce singolarissima, quella dello scrittore veneto, che giunge dalle montagne anche per dirci che l’ambiente montano non è soltanto terra di vacanze, panorami mozzafiato, ambienti spettacolari, ma anche spazi capaci di produrre cultura e alta letteratura, come appunto dimostrò Mario Rigoni Stern con le sue tematiche, i suoi personaggi e panorami, che raccontano la difficoltà e il dolore di vivere, ma anche la speranza nella vita e in un mondo migliore”. Gianbattista Rigoni Stern, figlio del grande scrittore ha ringraziato il Consiglio regionale del Veneto per aver voluto presentare la cerimonia di consegna del Premio letterario dedicato alla figura di mio padre, un vero veneto che ha amato profondamente la propria terra e l’ha saputa descrivere con maestria nei suoi racconti. G.B. Rigoni Stern ha sottolineato come “il Premio è nato per favorire lo sviluppo del contesto culturale poliglotta che fa riferimento all’arco alpino, promuovendo un Concorso di merito tra opere di narrativa e di saggistica dedicate alle Alpi, al loro paesaggio e alle loro genti. Il riconoscimento letterario, istituito con l’intento di onorare la memoria di mio padre e della sua opera, intende in particolare perpetuare i valori di fratellanza tra i popoli, di rispetto dell’ambiente, di umanità alpina”. “Sono state presentate trentotto opere di assoluto valore – ha proseguito Gianbattista Rigoni Stern – e verranno premiati due libri di grande qualità, ‘La guerra verticale’, un saggio sulla Prima Guerra Mondiale, e ‘La via di Schenèr’, un romanzo che racconta le vicende di due comunità, del trevigiano e del feltrino, unite attraverso il passo Schenèr, e in particolare di uno scambio culturale tra gente di pianura e di montagna”. “Domenica mattina, 18 giugno la cerimonia di consegna avrà come cornice quella suggestiva di una delle più belle e caratteristiche malghe di montagna, Malga Manazzo, dove si trasforma il latte in formaggio di alta qualità, proprio per rendere omaggio e dare un segnale ben preciso nei confronti degli uomini che lavorano in montagna e che garantiscono prodotti di assoluta eccellenza. D’altra parte, mio padre, ha detto, ha amato profondamente le montagne e quegli uomini che con fatica e dedizione hanno contribuito allo sviluppo di un ambiente naturale unico al mondo”.