“Abbiamo incontrato i vertici di una delle più importanti istituzioni culturali al mondo perché la Biblioteca Apostolica Vaticana custodisce il manoscritto di Pietro Querini, realizzato dopo il 1432,  in cui il nobiluomo veneziano ripercorre le tappe del suo viaggio che lo portò fortunosamente a salvarsi  naufrago nel 1431 con altri 10 marinai nelle isole Lofoten, al di là del Circolo Polare artico, al largo delle coste norvegesi,  dove venne a conoscenza della tecnica di essicazione all’aria dello stoccafisso, tecnica ancora oggi in uso per lo stoccafisso che viene utilizzato per il Bacalà alla Vicentina o il Mantecato alla Veneziana”. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale ha comunicato che è stata prevista la digitalizzazione del manoscritto queriniano al fine di salvaguardare questo testo  eccezionale, una testimonianza unica:  la mia speranza, ha detto, è che si possa giungere ad uno studio approfondito del manoscritto, con la pubblicazione del testo nell’edizione critica, e magari con una analisi che porti a capire come, quando  e perché questo  documento sia giunto nella Biblioteca Apostolica Vaticana ricerca  che, del resto, mi sembra prema anche al Prefetto mons.Cesare Pasini.  Per me sfogliare il manoscritto è stato veramente emozionante (foto) e devo ringraziare il Prefetto Pasini e le autorità vaticane per l’opportunità che ci è stata data. Per altro siamo anche stati contenti di contribuire anche noi al progetto di digitalizzazione dei manoscritti che la Biblioteca Vaticana ha avviato anche attraverso il crowdfunding. Nei giorni scorsi Roberto Ciambetti e Roberto Valente, segretario generale del Consiglio regionale del Veneto, sono stati ricevuti dal Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, mons. Cesare Pasini . L’azione del Consiglio regionale del Veneto, come è detto in una nota di palazzo Ferro Fini, si inserisce nell’ambito del progetto “Querinissima”, sintesi tra Querini e Serenissima, che prevede sia un progetto  finanziato con fondi europei e predisposto dalla Regione, in collaborazione con l’Università di Padova, la contea del Nordland e altre istituzioni culturali europee nonché  la realizzazione di un Itinerario culturale presentato in anteprima al Consiglio d‘Europa. 

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