Incontri, convegni, spettacoli, musica, proiezioni, visite guidate, reading e molto altro. A duemila anni dalla sua morte, datata al 17 d. C., Padova celebra Tito Livio, lo storico che in questa città nacque e morì (foto del monumento che lo ricorda). È proprio il forte legame con Patavium ricordata nell’apertura di Ab Urbe Condita Libri, la sua grande opera letteraria di 142 volumi, a tracciare il filo conduttore di questo lungo anno di appuntamenti, risultato di un complesso lavoro di sinergia tra Università di Padova, Comune, Soprintendenza Archeologica del Veneto, Regione, fondazioni, associazioni. Un legame che incide moltissimo nella vita e nell’opera di Livio e che contribuisce a stabilire un rapporto complesso e duraturo tra Roma e la sua terra d’origine. Livius noster, questo il nome scelto per l’iniziativa, è un “progetto di lettura diffusa” che propone di far rivivere i fatti e la storia dell’antichità attraverso le forme più diverse del sapere proponendo iniziative e progetti rivolti all’intera cittadinanza. Si aprirà a maggio il ciclo di letture dedicate alle opere dello storico e sempre a maggio avrà inizio una serie di incontri aperti alla cittadinanza presso i Musei Civici agli Eremitani. Ma la scoperta della Padova romana in questo lungo anno liviano coinvolgerà le più disparate discipline. Saranno presentate al pubblico ricostruzioni virtuali della città e, grazie al prosciugamento temporaneo della canaletta dell’isola Memmia in Prato della Valle, sarà possibile da giugno a luglio ammirare i resti archeologici dell’antico teatro romano di epoca augustea. Si terranno invece tra settembre e ottobre, attività di geocaching a cui potranno prendere parte gli studenti delle scuole superiori e i cittadini mentre si svolgerà a novembre un convegno di studi liviani dedicato a scienziati ed esperti. Livius noster sarà anche lezioni e ascolto di brani d’opera legati al mondo romano e alle storie narrate da Tito Livio, produzioni cinematografiche e letture teatrali che culmineranno con lo spettacolo “Gli Orazi e i Curiazi” di Bertold Brecht interpretato da Marco Paolini per la regia di Gabriele Vacis il primo ottobre al Palazzo della Ragione. Importanti anche le pubblicazioni realizzate per l’occasione: dalla ‘Guida alla Padova di Tito Livio’ alla ‘Guida archeologica su Padova romana’, passando per il libro illustrato distribuito alle scuole primarie della città ‘Tito Livio. Storie di ieri e di oggi’. “Questa manifestazione – ha commentato Rosario Rizzuto, rettore dell’università di Padova – porta a tutta la città il valore della cultura classica e della nostra storia attraverso la fantasia, la modernità e lo spessore culturale delle tante iniziative proposte”.