Inaugurato a Zagabria “Magister Giotto – La Cappella degli Scrovegni”, mostra di Cose Belle d’Italia Media Entertainment, realizzata dall’Istituto Italiano di cultura di Zagabria, in collaborazione con il Museo Archeologico della capitale della Croazia. Fino al 15 gennaio 2019, negli spazi della Galerija AMZ del Museo Archeologico di Zagabria, gli spettatori sono immersi in una esplorazione della Cappella degli Scrovegni – uno dei più grandi capolavori dell’arte occidentale di tutti i tempi – accompagnata da una narrazione critica sulla radicale innovazione dell’arte giottesca già riconosciuta dai letterati suoi contemporanei: Dante Alighieri, Cennino Cennini e Boccaccio. La declinazione dei contenuti di “Magister Giotto – La Cappella degli Scrovegni” è restituita attraverso una narrazione drammaturgica e musicale, nella migliore tradizione filmica italiana, e la sperimentazione di nuove tecnologie, tecniche di ingrandimento e montaggio. I visitatori sono così immersi in un’esperienza unica e valoriale, accompagnati dalla musica originale del jazzista Paolo Fresu e, per la versione in lingua italiana, dalla narrazione dell’attore Luca Zingaretti. La mostra è accessibile anche in lingua inglese e in croato, grazie all’interpretazione dell’attore Ozren Grabaric. Preceduta da una conferenza stampa che ha consentito ai numerosi giornalisti di vedere “in anteprima” la mostra, l’inaugurazione ufficiale è stata aperta dai saluti dell’Ambasciatore italiano Adriano Chiodi Cianfarani, da Stefania Del Bravo, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura e del Direttore del Museo Archeologico, Sanijn Mihelic, davanti ad un pubblico che ha diplomatici di vari Paesi, rappresentanti del Ministero della Cultura croato, direttori dei maggiori musei e rappresentanti di istituzioni locali. “Per promuovere la cultura bisogna anche avere il coraggio della modernità e della novità, di presentare un volto nuovo dell’Italia. Sono molto soddisfatta di questa mostra che sono certa interesserà anche il numeroso pubblico internazionale che affollerà presto Zagabria. La modernità di Giotto, resa attraverso immagini ad altissima definizione, è dimostrata anche dalla riuscitissima combinazione con le musiche composte da Paolo Fresu. La mostra di Cose Belle d’Italia Media Entertainment è una bella immagine che l’Italia porta all’estero, anche dal punto di vista dell’alta tecnologia dedicata a raccontare l’arte”, ha detto Del Bravo. “Resa possibile grazie alla preziosa collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria, unitamente al Museo Archeologico di Zagabria, “Magister Giotto – La Cappella degli Scrovegni” è una produzione espressamente dedicata al pubblico di Zagabria» ha affermato Renato Saporito, AD di Cose Belle d’Italia Media Entertainment. «La mostra, caratterizzata da un’installazione di grande impatto evocativo, ha interpretato le richieste dei nostri prestigiosi interlocutori, a conferma delle infinite possibilità di declinazione del format Magister, sia in termini di contenuto sia in termini allestitivi, offrendo così un’esperienza immersiva unica nel cuore di uno dei massimi e più visitati capolavori di Giotto, la Cappella degli Scrovegni di Padova”. “Magister Giotto – La Cappella degli Scrovegni” è una mostra curata da Alessandro Tomei, Professore Ordinario di Storia dell’Arte Medievale, e Giuliano Pisani, Filologo Classico e Storico dell’Arte, in stretta collaborazione con il Direttore Artistico Luca Mazzieri, autore e regista, e il Direttore Esecutivo Alessandra Costantini, architetto e progettista. La supervisione creativa del progetto è affidata a Renato Saporito, Amministratore Delegato di Cose Belle d’Italia Media Entertainment. MAGISTER è un innovativo format espositivo che ha l’obiettivo di promuovere la bellezza attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, rivitalizzandolo in chiave contemporanea. Come afferma Renato Saporito, Amministratore Delegato di Cose Belle D’Italia Media Entertainment: “La nostra sfida è promuovere la bellezza attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, rivitalizzandolo in chiave contemporanea e restando sempre fedeli a quattro parole chiave: cultura, tecnologia, emozione, rigore scientifico”. info@magister.art, studio Esseci, gestione1@studioesseci.net
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