Ad Ancona meeting sulla gestione sostenibile degli stock ittici, presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine (IRBIM). Cio’ nell’ambito del progetto europeo Interreg Italia-Croazia “ITACA”, capofila Veneto Agricoltura e con diversi partner tra cui IRBIM e numerosi organismi delle Regioni adriatiche dei due Paesi. Il progetto “ITACA” (Innovative Tools to increAse Competitiveness and sustainability of small pelagic fisheries) che, una volta concluso, metterà a disposizione degli operatori del comparto della pesca utili strumenti operativi, punta a promuovere una S migliore redditività del settore dei piccoli pelagici – sardine (Sardina pilchardus) e alici (Engraulis encrasicolus) – favorendo uno sfruttamento sostenibile delle risorse alieutiche. I piccoli pelagici rappresentano una risorsa fondamentale per le marinerie dell’Adriatico, sia italiane (a partire da quelle venete) che croate, ma purtroppo negli ultimi decenni la risorsa si è fortemente depauperata. Proprio per questo risulta indispensabile intervenire con urgenza prevedendo una gestione virtuosa degli stock ittici che allo stesso tempo fornisca un profitto soddisfacente agli operatori della pesca. Ed è proprio qui che entra in azione “ITACA”. I diversi partner del progetto hanno sviluppato un modello bio-economico capace di aiutare le imprese del comparto della pesca ad aumentare i propri profitti ottimizzando le catture di alici e sardine,promuovendo uno sfruttamento più sostenibile. Il modello bio-economico, frutto di una serie di studi effettuati sui dati biologici ed economici raccolti nelle fasi iniziali del progetto, sarà facilmente usufruibile dagli operatori del settore tramite una WebApp. Inoltre, gli stessi operatori, finora coinvolti come fruitori di dati, saranno coinvolti nella fase di testing dell’applicazione che, una volta implementata, verrà resa disponibile e operativa per assistere e facilitare le imprese di pesca nelle fasi di determinazione del prezzo e delle quantità di pescato da immettere sul mercato. Ill partenariato di “ITACA” include istituti ed imprese sia italiane che croate e ciò ha permesso non solo di rafforzare la collaborazione tra i due Paesi ma anche di sviluppare il progetto secondo esigenze comuni nel rispetto delle caratteristiche dell’attività di pesca dei piccoli pelagici lungo le due sponde dell’Adriatico. Queste peculiarità sono incluse nel modello bio-economico così da facilitare l’uso e la diffusione della WebApp nelle regioni adriatiche italiane e croate.(ph arch.)

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