La Corte Benedettina a Legnaro (Padova), di proprietà immobiliare regionale, non ha mai fatto parte di un piano di vendite e non esiste nessun documento, verbale o altro che dimostri un’intenzione della Regione alla vendita. E’ stato avviato invece un percorso di valorizzazione di questo e di altri cespiti di proprietà regionale che per caratteristiche, destinazione ed importanza territoriale non sono alienabili. Lo ha assicurato il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin (nella foto), in occasione di un incontro al complesso immobiliare con il al sindaco di Legnaro Giovanni Bettini, il vicesindaco Cristina Licata e la giunta comunale al completo, il presidente della Pro Loco Giuseppe Pengo, il direttore della nuova Agenzia Veneta per l’innovazione nel Settore Primario Alberto Negro e il commissario liquidatore di Veneto Agricoltura Giuseppe Nezzo. Presso la Corte Benedettina ci sono gli uffici amministrativi di Veneto Agricoltura che sono oggetto di trasferimento presso Agripolis, lasciando quindi liberi spazi per ulteriori utilizzi. Altre attività riguardano sale conferenze per convegni, seminari formativi e iniziative varie, la biblioteca del Comune, la sede della Pro Loco. Gli spazi possono accogliere anche ristorazione e residenzialità. “Tutto il complesso va rilanciato e promosso – ha detto Forcolin – e l’amministrazione regionale ha questa priorità, in sinergia con il nuovo direttore Alberto Negro, ed è aperta ad ogni possibile soluzione che sia coerente con l’obiettivo della valorizzazione della Corte Benedettina e della sua fruizione da parte del territorio, ma anche in linea con la più generale necessità di contenere la spesa. Ciò permetterà di garantire non solo la permanenza di quei servizi a carattere sociale già presenti nel complesso ma anche di ulteriori attività”. Tra queste Forcolin ha assicurato che sarà presa in considerazione anche l’eventuale assegnazione di alcuni spazi per l’insediamento del “Progetto di medicina di gruppo integrata – Medici Piovese nord” che darebbe risposte in ambito sanitario ai residenti dei comuni di Brugine, Legnaro, Polverara e Sant’Angelo di Piove di Sacco.