Il numero complessivo delle imprese artigiane presente in Italia è sceso di 10.902 unità:il periodo corre da gennaio a marzo 2020. Si tratta di un dato negativo, tuttavia in linea con quanto registrato nello stesso arco temporale dei 3 anni precedenti. Il peggio, ha previso la Cgia (ass. piccole imprese e artigianato) dovrebbe sopraggiungere nei prossimi mesi, quando l’effetto economico negativo del Covid si farà sentire con maggiore intensità. Il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo ha dichiarato: “In questi due mesi e mezzo di lockdown, molti artigiani senza alcun sostegno al reddito sono andati in difficoltà e non sono stati pochi coloro che hanno ipotizzato di gettare la spugna e di chiudere definitivamente la saracinesca. Dopo una settimana dalla riapertura totale, invece, lo stato d’animo di tanti piccoli imprenditori è cambiato. C’è voglia di lottare, di resistere, di risollevare le sorti economiche della propria attività. Purtroppo, non tutti ce la faranno a sopravvivere e non è da aescludere che entro la fine dell’anno lo stock complessivo delle imprese artigiane presente nel Paese si riduca di quasi 100 mila unità, con una perdita di almeno 300 mila posti di lavoro”. (ph arch.)

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