Coronavirus blood test concept. Doctor hands in medical gloves holding test tube with blood for Coronavirus analysis over laboratory desk. 2019-nCoV Coronavirus originating in Wuhan, China

Interrompere la catena di trasmissione del virus responsabile di COVID-19. E’ questo l’obbiettivo dichiarato di un nuovo, articolato, “piano anti-coronavirus”, denominato Piano “Epidemia Covid 19 – Interventi urgenti di Sanità Pubblica” che la Regione Veneto e l’Università di Padova hanno realizzato con lo scopo di interrompere la circolazione del virus SARS-COV-19. I contenuti del Piano sono stati presentati dal Presidente della Regione Luca Zaia. “Non abbassiamo la guardia, anzi con questo Piano la alziamo – ha detto Zaia – perché si può e si deve accelerare ancora, andando a caccia dei positivi asintomatici e dei sintomatici lievi. Ogni asintomatico può contagiare circa 10 persone, e più asintomatici troviamo e isoliamo, più combattiamo la diffusione del virus. I 65 mila tamponi già fatti in Veneto dimostrano che è la strada giusta e la percorreremo fino in fondo, pur rispettando l’esistenza di approcci diversi. Non è una prova muscolare nei confronti di nessuno, è, secondo noi, il modo migliore per salvaguardare la salute dei veneti”. E’stato spiegato chw si tratta di trovare e isolare i trasmissori inconsapevoli come è previsto dall’epidemiologia, partendo dal caso positivo e allargando l’indagine per cerchi concentrici, verso la famiglia, il luogo di lavoro e via allargando il cerchio anche con un criterio di localizzazione geografica dei contatti.
“Mettiamo in gioco tutta la forza umana e tecnologica della nostra Istituzione Scientifica – ha assicurato il Rettore di Unipd Rizzuto – e abbiamo contribuito a creare una squadra unita che si muove in sincronia con le Istituzioni pubbliche verso l’obbiettivo comune”. Il Piano è l’espressione dell’integrazione dell’attività di diversi attori Dipartimenti di Prevenzione della Regione del Veneto, l’Azienda Ospedale Università Padova, del Comitato Croce Rossa Italiana, della Scuola di Medicina attraverso il coordinamento della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Veterinaria della Regione del Veneto ed il supporto importante di Azienda zero per il supporto dei flussi informativi ed epidemiologici.Questi gli obbiettivi specifici del Piano: individuare tutti i possibili casi sospetti, probabili e confermati; disporre, per tutti i contatti, le misure di quarantena e isolamento domiciliare fiduciario;
rimodulare l’attività dei Dipartimenti di Prevenzione a sostegno dell’emergenza COVID-19; screenare tutti i dipendenti del Sistema Sanitario Regionale (SSR), MMG, PLS e Farmacisti, operatori delle Strutture per non autosufficienti al fine di potenziare la sicurezza degli stessi e degli assistiti;
individuare positivi in “categorie di lavoratori dei Servizi Essenziali”.
Come illustrato dalla ricerca puntuale e sistematica di tutti i casi confermati, sarà infatti possibile per i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) dei Dipartimenti di Prevenzione avviare le conseguenti inchieste epidemiologiche ed intervenire con le disposizioni di isolamento domiciliare fiduciario e quarantena. Al fine di individuare un maggior numero di soggetti positivi, sarà necessario effettuare un numero più elevato di saggi diagnostici con tampone naso-faringeo.I primi soggetti da screenare saranno i contatti di caso famigliari, lavorativi, sociali/occasionali e anche Medici e operatori del Sistema Sanitario Regionale (SSR), oltre che delle Farmacie e delle Strutture per non autosufficienti con criterio di contatto e di geolocalizzazione. Potranno pertanto esserci tamponi effettuati a seguito di indagine epidemiologica condotta dal SISP e/o su attivazione di Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta o Medici Specialisti. Per l’effettuazione dei controlli verranno individuati: Centri di Effettuazione Tamponi sul territorio per i soggetti che sono stati individuati come contatti famigliari, lavorativi o sociali/occasionali di casi sospetti o confermati. Centri di Effettuazione Tamponi sul territorio per i soggetti appartenenti ad alcune categorie di lavoratori dei Servizi Essenziali che verranno screenati dall’Azienda Ospedale Università Padova, per la logistica coordinati dal Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Gastoenterologiche e per la diagnostica di laboratorio dal. UO.C. di Microbiologia e dalla microbiologia di Chimica Clinica. Per i casi individuati in cui si richiede effettuazione a domicilio, questa avverrà con il coinvolgimento dell’Assistenza Ddomiciliare Integrata o di altre strutture quali la Croce Rossa o volontari di altre associazioni opportunamente organizzate e formate, e comunque previo accordo con la Direzione Sanitaria dell’Azienda ULSS di riferimento. Sono 14 i laboratori che sono stati individuati per la diagnostica. I Laboratori dell’Azienda Ospedale Università Padova si impegnano ad effettuare i tamponi sui soggetti dei Servizi Essenziali e a supportare le altre Aziende Ulss. La realizzazione di tale attività prevede il potenziamento e/o la costruzione di moduli operativi che coprono ciascuno le diverse province del Veneto. Nel caso di Padova il modulo operativo sarà realizzato incrementando la capacità della U.O.C. di Microbiologia dell’Azienda Ospedale Università Padova da circa 1500 a 3500 campioni al giorno.(ph arch. e uniPd)