L’Arena, lo storico anfiteatro romano di Verona, da anni ospita il festival dell’opera lirica e altri spettacoli, tutti all’aperto e quindi ogni evento è sempre alla mercè del maltempo e quindi di azzeramento di spettacoli e di incassi, per non parlare dei dovuti rimborsi per la pioggia. Di coprire l’Arena se ne parla da tanto tempo. Al di là delle necessarie risorse per un adeguamento per giungere ad un’ampia tettoia mobile – per un uso tutto l’anno dell’Arena – c’è sempre stata poca condivisione da parte di molti veronesi, di autorità e della soprintendenza ai monumenti (è un bene demaniale, ma di proprietà del comune di Verona). Ci sono a spingere alla copertura le esigenze dell’ente lirico e delle altre organizzazione che utilizzano l’Arena (di solito nei mesi estivi, comunque da maggio ad ottobre) hanno fatto maturare i tempi per una sua copertura. Lo studio di fattibilità per un progetto di copertura dell’Arena di Verona sarà finanziato dall’azienda veronese Calzedonia. Nessuno ha ancora parlato di quanto verrà a costare questa operazione di fattibilità. Non appena il bando per il concorso internazionale di idee sarà redatto, contenuti e modalità verranno comunicate alla stampa dall’Amministrazione comunale e dall’Azienda Calzedonia. Lo ha detto il Sindaco di Verona Flavio Tosi, ringraziando l’Azienda di Sandro Calzedonia per la sensibilità dimostrata nei confronti della città e del suo più importante monumento. Calzedonia – che ha sede a Vallese di Oppeano – ha nel mondo 26 mila dipendenti, di cui 3500 in Italia e 1750 negozi. La copertura dell’Arena ha una duplice valenza: la salvaguardia del patrimonio culturale e la promozione dell’immagine di una affermata azienda di intimo (calze, collant, costumi, ecc.).