Non meno di 600 fisici italiani ai lavori del Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica in programma a Trento, dall’11 al 15 settembre. Il congresso rappresenta il momento d’incontro e riflessione scientifica di una grande comunità scientifica che esprime diversi interessi culturali e di ricerca.
Il congresso, articolato in sessioni plenarie e parallele, toccherà i principali ambiti di: Fisica Nucleare e Subnucleare, Fisica della Materia, Astrofisica,Geofisica, Fisica dell’Ambiente, Biofisica e Fisica Medica, Fisica Applicata, Acceleratori e Beni Culturali, Didattica e Storia della Fisica. Il 103/mo Congresso cade a 120 anni dalla fondazione della Società Italiana di Fisica e a 90 anni dal famoso Congresso di Solvay del 1927, durante il quale i maggiori esponenti dell’epoca posero le basi della moderna meccanica quantistica. È di allora la polemica tra Einstein e Bohr sulla natura della meccanica quantistica: “Dio non gioca a dadi con l’universo”, “Non dire a Dio come deve giocare”. Oltre al programma scientifico, il congresso ospita momenti di incontro e divulgazione rivolti all’intera comunità cittadina; è occasione di riconoscimento della ricerca svolta nel polo trentino e vedrà il conferimento del prestigioso premio «Enrico Fermi». Il comitato Organizzatore ha previsto un vasto programma collaterale con iniziative di divulgazione dedicate agli studenti delle scuole superiori e altre aperte all’intera cittadinanza, tra le quali si ricordano: l’evento teatrale Emozionare con la Scienza; il talk Uno spazio quantistico al teatro sociale; la mostra I giocattoli e la scienza; il cineforum: Science on screen; la notte bianca della fisica Physics 2night: incontri e dimostrazioni con giovani ricercatori aperti a tutti, in alcuni locali della città; la serata Particelle con brevi testimonianze di chi la fisica la fa.