Al terminal 103 della Stazione Passeggeri della Marittima di Venezia nei giorni 25 e 26 marzo è in programma la Conferenza Europea dedicata alle Autostrade del Mare “Motorways of the Sea Conference, Promoting sustainability and safety in maritime transport”, promossa dal coordinatore europeo delle Autostrade del Mare, Brian Simpson e realizzata in collaborazione con l’Autorità Portuale. Nell’ottica globale di un trasporto marittimo sempre più efficiente e sostenibile, e partendo dalle molte iniziative finanziate in tal senso dal Programma TEN-T, l’evento, anche grazie all’intervento di importanti attori pubblici e privati operanti nel settore marittimo, industriale ed energetico a livello internazionale, intende tracciare il percorso futuro delle strategie e delle politiche da porre in essere sul tema del trasporto marittimo e delle autostrade del mare nel quadro comunitario. L’appuntamento rappresenta – come è detto in una nota – un’importante occasione per approfondire alcuni temi collegati, quali le opportunità offerte dal nuovo Programma CEF e le prospettive finanziarie previste dal Piano Juncker. L’evento di Venezia rientra tra le iniziative promosse dalla DG-MOVE e fa seguito alla recente Conferenza tenutasi a Goteborg lo scorso novembre, dedicata alla riduzione delle emissioni “Sustainable shipping for reduction of emissions”. Il Programma TEN-T ha finanziato numerosi interventi di sviluppo nel Porto di Venezia: progetti a valere su finanziamenti per il potenziamento delle infrastrutture esistenti nella parte commerciale del porto di Venezia (c.d. isola portuale); iniziative volte a finanziare l’ampliamento della capacità infrastrutturale del Porto tramite la realizzazione di nuovi terminal e della Piattaforma d’altura, la progettazione di prototipi di piattaforma ICT comune dei porti del NAPA (ITS NAPA) e del sistema di monitoraggio della navigazione nel bacino del Po (RIS), e – fra i progetti più recenti POSEIDON MED, primo progetto in Adriatico e Mediterraneo per lo stoccaggio e il rifornimento dell’LNG e il primo progetto europeo che coinvolge anche Paesi extra UE, come Qatar e Cipro.

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