Per il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia la half marathon: “E’ stata una serata meravigliosa e la nuova location della Moonlight Half Marathon ha superato ogni aspettativa. Adesso attendiamo il feedback degli atleti e diamo a tutti appuntamento al 2019”. Anche per il presidente del Venicemarathon Club Piero Rosa Salva la scommessa è stata vinta: “Archiviamo questa edizione rinnovata con un record nella gara maschile che dimostra di per sé la validità di questa nuovo percorso. Possiamo inoltre confermare che Piazza Milano e la nuova logistica dei servizi sono statiti adatti e funzionali. Il grande clima di festa e la splendida serata, anche da un punto di vista climatico, hanno contribuito a rendere ancora più bella questa ottava edizione. Ringrazio di cuore l’Amministrazione Comunale di Jesolo, le istituzioni, le associazioni coinvolte e gli sponsor che hanno contribuito a rendere un evento di successo”. La nuova Jesolo Moonlight Half Marathon ha regalato il miglior crono di sempre. Sul nuovo e veloce tracciato, l’eritreo Shumay Mogos Solomon ha vinto la gara in 1h03’05”, abbassando di 26” il precedente tempo di 1h03’31”, stabilito da Robert Chemosin nel 2012. La condotta di gara dell’eritreo è stata intelligente. L’allievo di Ruggero Pertile è sempre rimasto in scia, lasciando sfogare il gruppetto di keniani che via a via cedevano il passo. Il ritmo è stato piuttosto sostenuto nella prima parte di gara, con un passaggio ai 10 km in 29’25”. Solo negli ultimi 200 metri, Shumay ha cambiato passo scrollandosi velocemente di dosso l’ultimo keniano rimasto con lui, James Murithi, e volando così verso la vittoria di Piazza Milano. “Mi è piaciuto molto questo percorso perché è veloce. Ho solo un po’ sofferto il caldo, ma sono felice di questa vittoria” – ha raccontato il vincitore al traguardo. Netta vittoria in campo femminile della keniana Lenah Jerotich che si è aggiudicata la gara in 1h14’17” e con un distacco di circa 3 minuti sulla connazionale Lucy Liavoga. La Jerotich ha preso il comando circa a metà gara, aumentando progressivamente il suo distacco sulle altre. “Sono soddisfatta di questa vittoria e il percorso mi è piaciuto molto” – queste le sue parole al traguardo. Nella prova di 10 km, come da pronostico, il beniamino del Venicemarathon Club Eyob Faniel ha dato spettacolo vincendo a mani basse in 31’21”. In testa sin dal primo metri di gara, Faniel ha centrato l’obiettivo di giornata “Sono molto soddisfatto perché oggi volevo correre facile ed avere belle sensazioni e così è stato”. Dopo Jesolo, Eyob vestirà la maglia azzurra in Spagna in occasione dei Giochi del Mediterraneo di fine giugno dove correrà la mezza maratona e a Berlino dove il 12 agosto sarà uno dei quattro azzurri al via della maratona dei Campionati Europei. Solomon e Faniel, anche lui di origine eritrea, sono legati da una storia a doppio filo. I due si sono conosciuti nel 2010 durante un raduno ad Asmara, quando Shumay aveva appena lasciato il ciclismo per la corsa. A febbraio di quest’anno, sempre durante uno stage d’allenamento, Eyob e il suo mentore Pertile hanno deciso di aiutare questo giovane ragazzo che non aveva ancora trovato una sua identità atletica. Da questa collaborazione è arrivato subito un secondo posto alla Stramilano a fine marzo e la vittoria alla Maratona di Padova di metà aprile. Adesso Shumay è ospite a casa Faniel e sarà suo compagno di allenamento fino agli europei. Tornando alla Jesolo 10K, in campo femminile la vittoria è andata all’ex azzurra del mezzofondo ed ora brigadiere dei carabinieri Nadia Dandolo. Assieme ad altri 50 suoi colleghi dell’Arma della Legione Veneto, la Dandolo ha corso per promuovere e sensibilizzare il pubblico sull’importanza della ricerca sulle leucemie pediatriche. “Sono onorata di essere qui stasera e felice di aver corso per l’istituto pediatrico di Padova ‘Città della Speranza’”. Commovente è stato l’arrivo di Silvia Furlani, l’atleta udinese di 58 anni affetta da sclerosi multipla, che ha completato la sua prima Jesolo Half Marathon in circa 6 ore, accompagnata da Antonella Cipriano e Piero Zanatto. Il nuovo format organizzativo e logistico sembra aver superato brillantemente la prova.(Foto di Matteo Bertolin e Filippo Romani).