E’ di 2,6 milioni di euro il risparmio certificato che la Regione Veneto ha ottenuto nell’esercizio 2017 attraverso gli incentivi ai dipendenti la cui attività ha prodotto delle economie di gestione. In base alla normativa vigente in materia di riduzione delle spese delle pubbliche amministrazioni, è previsto un incentivo, derivante dalla quota dei risparmi ottenuti e non superiore al 50% degli stessi, a favore di tutti i dipendenti che registrano tali risparmi, programmati con un atto preventivo e poi certificati anche con il supporto dei revisori dei conti. “Dal 2016 – ha detto il vicepresidente e assessore al bilancio e al personale, Gianluca Forcolin – la Regione ha attivato questo strumento di riduzione della spesa, conseguendo rilevanti risparmi gestionali per l’Ente, e quindi per i cittadini, gratificando nel contempo i dipendenti con una quota di incentivo”. (foto di palazzo Balbi, sede della Giunta veneta). Questi gli ambiti nei quali è stato conseguito il risparmio di 2,6 milioni di euro: 520 mila euro di spesa per il personale, derivanti dall’ampio utilizzo di finanziamenti comunitari, per l’attuazione dei cui progetti è stato impiegato personale regionale; il risparmio consente di ampliare la spesa per assunzioni, di grande utilità in considerazione del blocco del reclutamento; 465 mila euro di spesa per le locazioni, derivanti da mancato rinnovo di locazioni passive; 182 mila euro si spesa per acquisizione di servizi vari (vigilanza e portierato, gestione flussi documentali, ecc.); 1,5 milioni di euro di spese per acquisti di beni e servizi, con particolare riguardo alla sanità, grazie alla centralizzazione attuata con la costituzione di un soggetto aggregatore (CRAV) collocato nell’Azienda Zero ma operante anche per gli acquisti regionali. Una nota spiega che con un provvedimento approvato nell’ultima seduta di Giunta, su proposta del vicepresidente Forcolin, le economie conseguite lo scorso anno sono state così ripartite: 600 mila euro ad accantonamenti cautelativi per possibili sopravvenienze relative al personale (incrementi contrattuali, nuove voci di costo introdotte da norme, interpretazioni peggiorative da parte della giurisprudenza); un mln di euro ai fini del perseguimento di obiettivi di Giunta; un mln di euro ripartito tra i dipendenti, tenuto rigorosamente conto della valutazione della performance dei dipendenti stessi.