Tre mesi è il tempo entro il quale si prevede che la società concessionaria della A31 realizzi lo studio di fattibilità sull’ipotesi del collegamento stradale tra Lastebasse, in Veneto, e Rovereto sud. La conferma dal presidente della Provincia autonoma di Trento che ha avuto a Rovereto, nella sede della Comunità, con i sindaci della Vallagarina, con i quali ha fatto il punto sulla “Valdastico”, “mozzata” da decine di anni. “Gli impegni per realizzare la Valdastico – ha ricordato il presidente – risalgono alla scorsa legislatura. Comunque noi consideriamo l’opera importante, anche per lo sviluppo di un’area a forte vocazione produttiva come la Vallagarina. Vogliamo però mantenere una forte interlocuzione con i territori. Intendiamo coltivare il dialogo e mettere in atto tutte le azioni possibili per mitigarne l’impatto ambientale”. Del tema si è parlato anche durante l’incontro con la stampa che ha fatto seguito a quello con l’amministrazione comunale di Ronzo-Chienis. Se la richiesta di collegarsi con Lastebasse è stata formulata dalla Regione Veneto, ha ricordato il presidente, l’ipotesi progettuale sulla quale si farà lo studio di fattibilità e su cui stanno lavorando anche gli uffici provinciali è stata individuata proprio per limitare i problemi ambientali, in particolare gli effetti negativi sulla sorgente “Spino”. “Attendiamo – ha aggiunto il presidente – l’esito dello studio di fattibilità che deve fare la società concessionaria, che ha in progetto il completamento della A31 verso il Trentino. L’ipotesi progettuale dell’innesto della strada a Rovereto sud a noi sembra tecnicamente percorribile. Ci diranno loro se il progetto nel suo complesso è fattibile e sostenibile. A chi è contrario a quest’opera devo ricordare però che esistono degli accordi, precedenti a questa legislatura, che impegnano la Provincia autonoma di Trento a trovare un tracciato per l’arteria stradale”.
L’uscita della “Valdastico” a Rovereto sud, ha sottolineato il presidente, oltre ad essere un’opportunità per le aziende, soprattutto dell’area meridionale del Trentino, può avere anche un impatto positivo sul traffico della Valsugana. Si può anche approfondire, è stato spiegato durante l’incontro, l’ipotesi di prevedere, a Valdastico ultimata, un ticket per i mezzi pesanti che ancora transitassero sulla SS47. Se confermato il tracciato su cui si farà lo studio di fattibilità, ha aggiunto il presidente della Provincia, potrebbero svilupparsi interessanti opportunità anche per Folgaria e la zona degli Altipiani.
Il presidente era accompagnato da Fabio Scalet, il dirigente provinciale responsabile in materia di rapporti istituzionali e attività legislativa, che sul tema “Valdastico” ha tracciato un quadro giuridico e amministrativo dei rapporti tra la Provincia di Trento, lo Stato, la società concessionaria della A31 e la Regione Veneto. L’ingegner De Col, dirigente dell’unità che si occupa di grandi opere e ricostruzione, ha illustrato la situazione delle grandi connessioni stradali e ferroviarie e l’ipotesi progettuale di collegamento tra Rovereto sud e Lastebasse. Il dirigente del Servizio geologico Mauro Zambotto ha approfondito la materia di sua specifica competenza. Sul tema il presidente è ritornato anche durante l’incontro con la stampa che ha fatto seguito a quello con l’amministrazione comunale di Ronzo-Chienis. “Il Trentino – ha ribadito il presidente – non può chiamarsi fuori, non ha diritto di veto rispetto a quest’opera, pena il rischio di vedersi richiedere i danni dalla società concessionaria. Nel 2015 la partita è stata sbloccata con l’allora ministro Delrio e la giunta provinciale precedente aveva ipotizzato l’uscita in Valsugana. Ma in ogni caso, anche se non ci fosse l’accordo, noi avremmo comunque l’intenzione di farla, con uscita a Rovereto sud. Ieri sera abbiamo ribadito ai sindaci la volontà di minimizzare l’impatto ambientale dell’opera. Crediamo che, con il dialogo con le amministrazioni comunali che deve sempre essere cercato, il Trentino debba andare avanti”. Rispondendo alle domande dei giornalisti, il presidente ha ricordato inoltre che negli accordi con A22 sono previsti 100 milioni per la tangenziale di Rovereto ed è prevista la terza corsia dinamica sul tragitto Verona – Bolzano. “Sono un uomo della Vallagarina – ha concluso – e ritengo che la Valdastico possa avere un interesse per questo territorio che ha soprattutto vocazione industriale e artigiana”. Per tanti anni da parte politica trentina il completamento della Valdastico e’stato avversato e motivato a danni ambientali nonostante le categorie economiche dei due versanti abbiano piu’ volte sollecitato i lavori finali da Piovene Ricchette a Rovereto/Trento.
(foto Valdastico ferma a Piovene).
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