Per gli italiani che hanno un telefonino e/o una linea internet le prossime settimane sono foriere di cattive notizie. Le principali compagnie stanno comunicando in questi giorni variazioni nelle condizioni contrattuali, naturalmente tutte votate a una crescita delle tariffe. Un esempio, come indicato da Adico (ass.difesa consumatori). La Tim. La quale, dopo aver ricordato con orgoglio che dall’ 1 giugno di quest’anno le offerte attivate il 31 dicembre 2017 e il 31 maggio 2018 hanno contemplato una diminuzione dei prezzi dello 0,1% (sic!), ora annuncia, a partire dall’ 1 settembre, aumenti tariffari nelle offerte “Tuttofibra”, “Linea Tuttocompreso Premium” e linea “Alice tutto incluso”. L’abbonamento mensile per tali contratti crescerà di 6 euro al mese, un incremento a dir poco spropositato. Vodafone, da parte sua, spiega tramite lunghi e caotici sms che dal 3 agosto “la tua offerta costerà 1,99 euro in più al mese”. Con ogni probabilità, tutte le compagnie hanno in programma questi cambi il che rende inutile anche l’unica chance pro-utenti: cambiare operatore in modo gratuito quando si concretizza una modifica unilaterale delle condizioni contrattuali. “Il ritorno dalle vacanze – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – oltre a prevedere le solite mazzate come per esempio l’ acquisto dei libri scolastici, riserva anche questa sgradevole novità. Ma sappiamo che le aziende telefoniche non si fanno scrupoli in questo senso, come quando hanno portato la fatturazione da un mese a 28 giorni, e poi, pressati dall’autorità, sono tornati alla fatturazione mensile ma cadicoon un aumento delle tariffe. Ora tutti, all’incirca nello stesso periodo, annunciano incrementi delle tariffe di ogni genere. A noi sembra che questa non sia vera concorrenza, ma non possiamo neanche intervenire, come ci chiedono tanti utenti, perché siamo in un libero mercato e ogni azienda può fare ciò che vuole. Il nostro intervento può avvenire solo di fronte a palesi cartelli, come quelli che hanno caratterizzato la fatturazione a 28 giorni e il successivo aumento dei prezzi. Però siamo pronti a segnalare e a condannare questi comportamenti e a promuovere invece le compagnie che si mostrano più virtuose”.

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