Sono triplicati in dieci anni gli eventi meteo estremi in Italia da tornado a bombe d’acqua, da grandinate a ondate di calore. E’ quanto spiega Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, sulla base dei dati ESWD, l’anagrafe europea sul maltempo, in occasione del Global Strike for Future, la mobilitazione mondiale del 15 marzo che nasce dalle proteste della giovane attivista svedese Greta Thunberg proposta anche per il Nobel per la Pace. Nel 2018 – sottolinea Uecoop – in Italia sono stati rilevati oltre mille (1.042) fenomeni meteo violenti contro i 395 registrati invece dieci anni prima. Una progressione del +164% che ha colpito dal Veneto alla Sicilia, dal Friuli al Piemonte, dalla Toscana alla Puglia, dall’Emilia Romagna al Lazio, mettendo a rischio la sicurezza delle persone e causando danni alle attività produttive scoperchiando capannoni, abbattendo muri, allagando aziende e terreni. In un contesto sempre più grave di cambiamenti climatici – sottolinea Uecoop – aumentano anche i costi per le imprese, dalle assicurazioni al ripristino dei locali danneggiati, ma la nuova sensibilità ambientale porta anche uno sviluppo di attività green che – rileva Uecoop su dati della Camera di commercio di Milano Lodi e Monza – a fine 2018 hanno superato quota 56.700 in settori che vanno dall’edilizia all’agricoltura, dalla meccanica alla produzione di energia pulita dando lavoro a oltre 463mila persone. Una dinamica – afferma Uecoop – che vede in prima linea il mondo cooperativo con piccole realtà locali che hanno sviluppato progetti che vanno dal riciclo dei materiali fino alla produzione di energia da fonti rinnovabili, unendo utilità sociale, sviluppo economico e rispetto per l’ambiente. Un’evoluzione economica e ambientale che – conclude Uecoop – nasce dalle preoccupazioni per il clima di quasi 8 italiani su 10 nonostante gli “scettici” siano cresciuti del 6% negli ultimi dieci anni. (foto arch.).
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