Seconda edizione per il GeoFilmFestival che torna ad animare Cittadella (Padova) dal 9 novembre al 3 marzo 2018. Quest’anno il festival internazionale, organizzato da Associazione Officina delle Idee e diretto da Rocco Cosentino, si sposta al Cinecentrum di Via dell’Artigianato, e proporrà al pubblico dell’alta padovana tutti i giovedì sera (tranne che nel periodo delle feste natalizie) una selezione dei migliori cortometraggi inviati da tutto il mondo (durata massima: 30 minuti). Gli organizzatori hanno infatti ricevuto in questi mesi 6.470 corti da 90 paesi nel mondo, di cui ne sono stati selezionati oltre mille. Alla fine del festival verranno proiettati in sala 500 titoli, con le proiezioni settimanali del giovedì che partiranno il 9 novembre, e poi con proiezioni quotidiane durante l’Expocinema dal 3 febbraio al 3 marzo. La serata inaugurale del GeoFilmFestival è stata avviata con con una serie di cortometraggi che presentano subito uno spaccato fortemente internazionale. Verranno trasmessi infatti “Laponia” di A.B. Goaskim (Svezia), “Cestovat” di Yea-eun Jang (Corea del Sud), “Estancados” di Louis E.A. Rodriguez (Mexico) e “Neanderthal” di Alberto Vianello (Italia) Sarà presente in sala A.B. Goaskim, regista di “Laponia”, insieme all’executive producer del film realizzato dalla casa di produzione VARDA. Gli spettatori potranno esprimere il loro parere sul film direttamente in sala grazie a VOTAPP, applicazione disponibile per smarthpone Android e iOS realizzata dagli studenti gli studenti dell’Istituto tecnico Barsanti di Castelfranco Veneto in esclusiva per il Geo Film Festival. I risultati verranno mostrati poi in tempo reale al termine della proiezione, con la possibilità per uno spettatore estratto a sorte di portare a casa anche un simpatico omaggio. Al termine della serata, presentata da Martina Pascutti, verrà offerto anche un buffet dalla Pasticceria al Pozzetto di Cittadella (Pd). UN FESTIVAL GREEN Ambiente, territorio, Energie Rinnovabili, Benessere, Agricoltura sostenibile, Alimentazione: il GeoFilmFestival punta a far diventare Cittadella la capitale internazionale del mondo green. Le tematiche affrontate nelle serate del festival toccheranno temi di forte interesse per il pubblico e di fortissima attualità, come dimostrano le recenti notizie relative alla pessima qualità dell’aria che respiriamo in Veneto, o le drammatiche notizie che arrivano dal Piemonte con la Val di Susa in fiamme. Tutti i film che verranno proiettati nei prossimi mesi, infatti, racconteranno i tanti aspetti e le mille sfaccettature del mondo green tra spunti, idee, provocazioni, suggestioni e occasioni per riflettere su temi “caldissimi” come il climate change, l’inquinamento atmosferico, il consumo di suolo, lo spreco delle risorse, un nuovo modo di concepire l’energia, il bisogno di modificare stili di vita che hanno compromesso il nostro pianeta, la necessità di trovare un nuovo equilibrio con la natura e molto altro ancora. “Realizzare la seconda Edizione – ha detto il Direttore artistico Rocco Cosentino – mi è parso quanto meno doveroso, proprio in relazione a come si è svolta la precedente. Cinquanta paesi e novecento film iscritti, mi erano sembrati già un grande successo e un numero incredibile per una edizione appena nata. Lo stesso si può certamente dire per il gradimento e la folta partecipazione. Le aspettative della città, dell’amministrazione comunale, le possibilità di divulgazione di un messaggio così importante come quello contenuto nei temi stessi del Geofilmfestival – Ambiente, territorio, Energie rinnovabili, i Quattro Elementi, l’Alimentazione, la Sostenibilità – hanno certamente indicato il percorso per rinnovare l’appuntamento con il mondo. E il mondo non si è fatto attendere. Da novanta Paesi sono arrivati oltre seimila film! Un numero incredibile di registi che hanno risposto per concorrere con splendidi film. Ma di più. Continue sono le richieste per ricevere le lettere d’invito per presenziare alle proiezioni. Registi di India, Bangladesh, Canada, Ungheria, Serbia, Australia e tantissimi altri che vogliono essere ospitati nella città murata con il camminamento di ronda praticabile più lungo d’Europa. Ciò non solo, spero, per sterile presenzialismo, ma vorrei che fosse anche per un momento di gruppo dove riuscire a collegare il pensiero di migliaia di professionisti che utilizzano la Settima Arte, per comprendere, indicare, scambiare e condividere un percorso che possa aiutare ad avere una Terra migliore e più vivibile. Il Golden Heart, quindi, non solo per premiare, ma per dare il via ad un incontro annuale internazionale legato ai più importanti temi ambientali e di vita sostenibile. Mura medioevali che non si chiudano in un passato lontano, ma che si aprano per accogliere un Futuro migliore e pulito.”