Mario Angi e Rosamaria Santarelli discutono il16 maggio, alla residenza Copernico di via Tiepolo, a Padova, di “Disabilità visive e uditive: oltre le etichette e modalità per collaborare e fornire supporti”. E’ uno dei 5 corsi volti a stimolare negli studenti conoscenze e linguaggi che permettono di superare stereotipi o luoghi comuni e per avviare scambi improntati alla reciprocità. Non solo, un dialogo in cinque tappe capace di far capire quali debbano essere le abilità relazionali per gestire la complessità e risolvere i conflitti e, non ultimo, una cassetta degli attrezzi con cui si può fornire in modo efficace un aiuto agli altri. Ecco perché viene proposto nel mese di maggio il corso dal titolo “Per una vita comunitaria di qualità” nato dalla collaborazione tra Centro per la Disabilità e l’Inclusione dell’Università di Padova ed ESU di Padova. Da un lato i cambiamenti sociali ed economici che sono tipici di una società complessa e al contempo globalizzata e multi-diversa, dall’altro la necessità di poterla capire attraverso un diverso modello di lettura, un nuovo paradigma sociale. E se la parola chiave fosse “inclusione”? Riflettere, analizzare ed aumentare le abilità utili a favorire relazioni solidali e cooperative, facendo attenzione proprio all’eterogeneità e quindi ai punti di forza e alle unicità delle persone. Il Centro per la Disabilità e l’Inclusione dell’Università di Padova ed ESU di Padova propongono per tutto il mese di maggio un corso dal titolo “Per una vita comunitaria di qualità”, articolato in cinque incontri in cui si esplicitano modelli di collaborazione, di creazione di relazioni positive e, soprattutto, si esplicitano le “etichette” che, in modo superficiale e sbrigativo, guidano talvolta i comportamenti dei singoli. “I nostri giovani vanno preparati a diventare alleati dell’inclusione, a prendersene cura in modo responsabile, a puntare il dito in modo coraggioso contro eventi e situazione di diritti calpestati e di azioni che creano disagio, sofferenza, infelicità» dice Laura Nota, Delegata del Rettore in materia di inclusione e disabilità “Per tutto questo vanno forniti gli strumenti culturali e suggerite idee per la vita quotidiana capaci di farli diventare protagonisti nella costruzione di comunità attente alla qualità della vita di tutti e migliori per tutti. Questo corso, progettato tenendo conto della voce dei nostri studenti e considerando il punto di vista dei diversi protagonisti,« continua Laura Nota “si propone, nell’ambito delle politiche inclusive del nostro Ateneo, come una ulteriore traiettoria operativa per debellare la superficialità e l’individualismo sfrenato, e dare vita a micro-realtà e laboratori di solidarietà, pluralismo, umanità”. “Con questa iniziativa, realizzata in sinergia con il Centro di Ateneo per la Disabilità”, ha detto Stefano Ferrarese “Esu intende gettare le premesse per lo sviluppo di politiche attive di inclusione sociale che passano attraverso i valori della formazione e della cultura, finalizzati al riconoscimento e al rispetto della dignità umana in tutte le sue espressioni nonché ad abbattere le barriere concettuali ed i pregiudizi che ne limitano il riconoscimento. A tale scopo» conclude il Direttore dell’ESU di Padova “reputa importante la costruzione di una rete tra Istituzioni e Studenti per la progettazione in sinergia di azioni positive che possano facilitare lo sviluppo di una cultura dell’inclusione e, più in particolare, creare le condizioni per una vita comunitaria di qualità nelle residenze Esu a favore di tutti gli studenti, integrando i supporti a disposizione e fornendo possibilità di accrescere conoscenze e competenze, nella convinzione che la diversità sia un valore aggiunto per la comunità che va condiviso e tutelato in tutte le sue forme”. Gli stessi studenti affermano che “questo corso rappresenta, di fatto, l’inizio di un percorso che ha come obiettivo finale quello di rendere la nostra Università una comunità realmente inclusiva. Attraverso il miglioramento e l’innovazione dei servizi erogati per gli studenti, potremo sicuramente raggiungere questo importante traguardo. Creare un’occasione di formazione e informazione riguardo alla tematica dell’accompagnamento e della disabilità è un primo grande passo in questa direzione. Creare questo corso era una cosa necessaria al fine di garantire agli studenti con disabilità un percorso universitario sereno e di qualità”. Questo il programma delle altre riunioni: il 19 maggio David Sacerdoti, Teresa Maria Sgaramella, Stefano Masiero e Erika Ferlito parleranno delle disabilità motorie e difficoltà cognitive; infine, negli appuntamenti del 23 e 25 maggio, Sara Santilli affronterà il tema della costruzione di relazioni positive attraverso capacità sociali centrate sulla reciprocità.

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