Dopo i cinepanettoni e l’attesa uscita del capitolo VIII della saga più amata e seguita di tutti i tempi, Star Wars: gli ultimi Jedi, ci si deve preparare a un nuovo anno di uscite cinematografiche notevoli. Il 2018 infatti, si preannuncia un anno estremamente ricco di nuovi film, alcuni di questi saranno dei remake o dei sequel, ma c’è anche un bel po’ di materiale fresco e, soprattutto, molto atteso. Tra rumors e date approssimative, meglio partire dalle certezze: i vincitori dei Golden globes, da sempre considerati l’anticamera degli Oscar, saranno resi noti nella notte del 7 gennaio 2018, quindi in Italia avremo i risultati l’8 gennaio mattina. Per gli Oscar, invece, occorre aspettare il 4 marzo. Di questo informa Elisa Speronello nel sito degli studenti dell’ateneo di Padova. Per quanto riguarda le uscite cinematografiche, procediamo in ordine cronologico d’uscita per non correre il rischio di lasciare indietro qualche titolo. Gennaio inizia con l’ultimo lavoro di Ridley Scott, Tutti i soldi del mondo. Un nome una garanzia, per un thriller adrenalinico che ripercorre un caso di cronaca realmente accaduto: il rapimento di Paul Getty III. L’essere il nipote di uno degli uomini più ricchi del mondo lo aiuterà in qualche modo? La risposta pare non essere così scontata. La settimana successiva, e con precisione l’11 gennaio, esce uno dei film che ha stupito il pubblico a Venezia74: Tre manifesti a Ebbing, Missouri. Dietro la macchina da presa il famoso commediografo inglese Martin McDonagh, davanti una Frances McDormand in una performance notevole, per cui già si parla di Oscar. Un thriller che segue le vicende tragicomiche di una madre in cerca di giustizia per la figlia, stuprata e brutalmente uccisa. Un delitto a cui la polizia locale, un po’ per pigrizia e un po’ per incompetenza, non ha ancora trovato soluzione. Gennaio si chiude con il film di apertura di Venezia 74, Downsizing, a cui in Italia è stato aggiunto il sottotitolo Vivere alla grande. Ottimo il cast tra cui spicca Chau Hong, nei panni di un’attivista vietnamita che darà di nuovo senso alla “micro-vita” di Matt Damon. Il film è diretto da Alexander Payne a cui va il merito di aver portato alla luce delle sale una storia alternativa (e fantasiosa) ai film apocalittici sulla fine del mondo e delle sue risorse.