A Pechino anche il premier Paolo Gentiloni ha partecipato all’iniziativa infrastrutturale della Cina tra Asia ed Europa. Nella capitale cinese presenti leader di 29 Paesi, invitati dal presidente Xi Jinping. E’ stato concordato di lavorare insieme per costruire strade, ferrovie, porti e altre infrastrutture di rilievo per aumentare la connettività tra Asia, Europa e Africa, e questo lungo la nuova via della Seta di mare e terra (“Belt and Road”). In un suo intervento ha detto che i cinesi hanno chiarissimo che bisogna arrivare nel Mediterraneo e la maggiore facilità nel collegarsi direttamente al resto d’Europa arriva in particolare dai porti. Noi abbiamo un’offerta molto forte che viene innanzitutto da Trieste e da Genova, che sono collegati con i corridoi ferroviari all’Europa centrale e del nord, e abbiamo Venezia, luogo simbolo, culturale e turistico, con i suoi progetti. La capacità portuale è lì: container che possono viaggiare via terra sono inevitabilmente una percentuale molto limitata rispetto a quelli che possono viaggiare via mare. Servono porti che colleghino rapidamente l’Europa. Credo che nessuno ne abbia come l’Italia in questo momento”. Il progetto cinese porta la firma del suo presidente Xi Jinping: si tratta di un strategia a cui la Cina ha in programma di destinare molte risorse per la propria prospettiva di collegare il Mar Cinese e il Mediterraneo e l’Europa ed è declinabile che le conseguenze economiche per l’Italia riguardano “porti, infrastrutture e commercio in genere”. E Gentiloni ha sostenuto che le relazioni politiche possono aiutarci a far sì che questa occasione venga colta perchè ci sono grandi opportunità per i nostri porti per la Via della Seta Marittima. In Cina presenti molti importanti leader stranieri; tra gli altri il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan. L’iniziativa “Belt and Road” è il fulcro della geopolitica eurasiatica del presidente Della Repubblica cinese. Il progetto è stato lanciato nel 2013 da Xi: esso mira a far rivivere le antiche Vie della Seta attraverso grandi investimenti infrastrutturali aventi ai due poli Cina ed Europa. E’ evidente a tutti che l’apertura delle nuove Vie della Seta si concretizza in un piatto molto ricco. Le cronache internazionali hanno reso noto che Xi Jinping ha parlato di un investimento da 113 miliardi di euro e che la sola Banca di sviluppo cinese ha già previsto di sbloccare oltre 800 miliardi di euro d’investimenti da destinare a 900 progetti.