Dopo le occupazioni militari francesi e austriache, iniziate con la caduta della Serenissima Repubblica di Venezia, e alla soppressione dell’Ordine dei minori conventuali francescani ad opera di Napoleone Bonaparte (1806), la Chiesa di San Francesco a Treviso subì danni ingenti, dovuti a continue spoliazioni e atti di vandalismo. Nel 1921 l’edificio, che versava in condizioni disastrose, venne acquisito dal Comune e restituito al culto e alla dedizione dei cittadini grazie all’impegno e alla tenacia dell’Associazione per il Patrimonio Artistico trevigiano, presieduta dallo storico e critico dell’arte Luigi Coletti (1886-1961). I restauri della chiesa di San Francesco di Treviso, dalle carte dell’archivio di Luigi Coletti è il tema del primo appuntamento de La Biblioteca Incontra…il ciclo di incontri dedicato alle collezioni del centro documentazione della Fondazione Benetton. Martedì 13 ottobre 2015, alle ore 18, Elena Khalaf e Chiara Voltarel, storiche dell’arte, ripercorreranno le tappe salienti del restauro, avvenuto principalmente tra il 1925 e il 1928 e concluso nel 1942. Lo studio dei restauri, che si è sviluppato finora soprattutto sulla base della documentazione conservata nel convento trevigiano, ha potuto trovare conferme e nuovi spunti dalla consultazione del materiale del fondo Coletti: attraverso lo studio e l’interpretazione dei numerosi carteggi, fotografie e ritagli di quotidiani, appartenuti allo storico dell’arte trevigiano, è stato infatti possibile approfondire e integrare diversi aspetti del recupero della chiesa curato dallo stesso Coletti. Ne è emersa la trama di un racconto vivo, fatto anche di retroscena e di aneddoti, dove la narrazione dei fatti si sviluppa attraverso le voci dei protagonisti e delle testimonianze dell’epoca. I documenti analizzati rappresentano solo una piccola parte dell’archivio della famiglia Coletti, conservato dalla Fondazione Benetton, che comprende un patrimonio vastissimo, formato da 14.440 volumi e opuscoli, 409 miscellanee tra buste e scatole con articoli, estratti o pubblicazioni, un centinaio di riviste, manoscritti e oltre 200 buste e registri che vanno dalla seconda metà dell’Ottocento fino alla fine del secolo scorso. Con l’obiettivo di indagare e valorizzare il patrimonio documentario conservato alla Fondazione Benetton, La Biblioteca Incontra… coinvolge interlocutori che, a vario titolo, ne hanno approfondito l’analisi e lo studio. Condividere con i cittadini e con il pubblico i risultati dei loro lavori e delle loro ricerche rappresenta un’opportunità per fruire in modo inconsueto delle collezioni, che spaziano dai temi del paesaggio alla storia veneta e trevigiana, fino alla storia e civiltà del gioco. Il programma proseguirà il 10 novembre con un secondo incontro dedicato alla città dal titolo Conoscere per tutelare e valorizzare: il centro storico di Treviso e l’avventura di una tesi di laurea, con gli architetti Silvia Roma e Francesca Susanna, con Rossella Riscica e Martina Zanatta. La storia del gioco tra documenti, libri e riviste è il tema che Patrizia Boschiero, della Fondazione Benetton, e Alessandra Rizzi, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, affronteranno il 15 dicembre. Si continua con Arte e scienza militare nella biblioteca della Fondazione Benetton Studi Ricerche: la collezione di Giampaolo Soranzo assieme a Piero Del Negro (19 gennaio) per chiudere a febbraio con un incontro che esplora le modalità e le tecniche attuali della rappresentazione del progetto di paesaggio, guidati da Anna Costa, architetto e paesaggista e Luigi Latini dell’Università Iuav di Venezia. Per info Fondazione Benetton, 0422.512103, biblioteca@fbsr.it.

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