Il Castello padovano di San Pelagio è legato senza ombra alcuna al volo su Vienna del 9 agosto 1918, volo voluto da Gabriele D’Annunzio. L’intenzione era nata a partire dal 1915, ma le autorità militari avevano più volte negato l’autorizzazione, nel timore di esporlo a un rischio eccessivo. Chi volo’ insieme insieme al Vate? Furono i piloti dell’87/ma Squadriglia Aeroplani da caccia “La Serenissima”, che era stata istituita a Ponte San Pietro (Bergamo) il 12 gennaio 1918 per iniziativa del Ten. Alberto Masprone. A partire da maggio di quell’anno, la base de “La Serenissima” fu a San Pelagio, piccolo aeroporto allestito su un terreno agricolo, dopo la disfatta di Caporetto. La pista, gli hangar e alcuni magazzini trovarono posto nei campi retrostanti il castello. I testi di storia e la ricca documentazione d’archivio ricordano che l’azione su Vienna fu caratterizzata da mille difficoltà: dal permesso più volte negato, al cambiamento del velivolo da utilizzare, ai tentativi falliti. Alla fine il Comando Supremo dell’Esercito cedette alle pressioni del Poeta e il 29 luglio concesse un’autorizzazione di dieci giorni (in seguito prorogati di ventiquattr’ore), vietando categoricamente l’utilizzo di armi e di esplosivi. La guida dell’impresa fu affidata allo stesso D’Annunzio. Il 9 agosto gli Ansaldo S.V.A.decollarono dal campo di San Pelagio. Si trattava di biplani robusti, dotati di grande autonomia ed estremamente veloci; erano dei monoposto, ma uno venne modificato per far volare come passeggero il Vate. Sette riuscirono ad arrivare a Vienna: alle 9.20 comparvero a bassa quota sulla città, tra lo stupore della popolazione, lanciando migliaia di volantini tricolori invitanti alla resa: le cronache hanno indicato 50 mila volantini, e niente altro. A missione compiuta i velivoli fecero ritorno a San Pelagio, dove gli equipaggi furono accolti con pieni onori. Ecco che il centenario del Volo su Vienna unisce Pescara e Padova l’8 e 9 agosto. Eventi e celebrazioni coinvolgono il Comune e l’Archivio di Stato di Pescara, l’associazione Fly Story, il Centro Nazionale di Studi dannunziani e il Rotary Club. “D’Annunzio innovatore nel linguaggio, nei costumi e nei comportamenti – ha spiegato il sindaco Alessandrini – Il Vate e il volo rappresentano un binomio non solo per l’assonanza dei termini, ma perché parliamo di un avvenimento che ha segnato la conquista del cielo e della affermazione della tecnologia”. Come detto, iniziative culturali a Pescara, Padova, Roma, e Casale Monferrato (Alessandria): 8 agosto a Pescara convegno il Volo su Vienna, con Enzo Fimiani; mostra con l’Archivio di Stato Sulle Rotte di Gabriele D’Annunzio; decollo in aeroporto degli aerei e lancio dei manifestini in città. A Padova l’8 agosto briefing piloti; 9 agosto decollo velivoli verso Vienna. (nella foto d’arch. i piloti con il Vate, del famoso fotografo Attlio Prevost).
aeroporti
agricoltura
ambiente
Austria
Cultura
Economia
Energia
enti locali
EUROPA
gioventù
letteratura
musei
paesaggio
Paesi Mediterraneo
Regione Veneto
ricerca
sanità
scienza
tecnologia
Telecomunicazioni
trasporti
Turismo
università