Per il Centenario della Grande Guerra anche quest’anno ritorna all’Ateneo Veneto il ciclo “Bellum in terris”, curato dal prof. Mario Isnenghi e realizzato in collaborazione con l’ università Ca’ Foscari e Iveser. Quest’anno, il terzo del lungo anniversario, si parla del 1917, “anno grande e terribile”, come lo definisce Isnenghi. Si comincia mercoledì 22 febbraio, nell’Aula Magna (h 17.30). La formula è la stessa già collaudata con successo fra 2014 e 2015: all’inizio di ogni anno del lungo anniversario della Grande Guerra (2014/2018) il prof. Isnenghi, emerito di Ca’ Foscari, autore di opere fondamentali sulla Grande Guerra, racconta al pubblico in tre incontri quanto avvenne nello stesso anno, un secolo prima. Anno grande e terribile il 1917, in tutti i paesi e su tutti i fronti: in Russia una doppia rivoluzione, in Italia Caporetto, uno dei tanti segni che la guerra è durata troppo più sul previsto, i popoli sono vicinia mollare, gli eserciti non ce la fanno più. Si comincia a parlare di come arrivare alla pace, dall’alto o dal basso, il socialismo riprende fiato, ci sono proteste di militari, agitazioni operaie nelle città : “il prossimo inverno non più in trincea” – invoca il deputato socialista Claudio Treves, mentre entra in circolazione l’“inutile strage” del Papa. E però: ‘pace senza annessioni’? E allora che cosa si è combattuto a fare?! Bisogna pur dare un senso alla fatica e alla morte di milioni di persone. Ma quali sono i rispettivi ‘scopi di guerra’? Cosa pensano, cosa fanno gli alti comandi, gli ufficiali di trincea, le masse popolari messe in divisa, gli uomini e le donne che scrivono comenon hanno scritto mai prima d’ora? Il ciclo di incontri ha questo programma: 22 febbraio (h17.30): “Controcanti riservati. Lettere e diari di militari e di civili”; 1 marzo (h 17.30): “Dire di no. Disertori, folli, ammutinati. E processati”; 8 marzo (h 17.30): “Caporetto, l’immaginario scatenato”.