Il caso della Fincantieri non sarà un nuovo caso Ilva. Lo ha assicurato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani al termine del Tavolo riunito al Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) sul sequestro disposto dai magistrati di Gorizia di quattro aree produttive della Fincantieri di Monfalcone, con conseguente blocco della produzione. Serracchiani ha precisato che “non c’è una questione di ambiente e salute dei lavoratori. Il problema è legato all’interpretazione di norme e a pratiche burocratiche”. Al MiSE, oltre al ministro Federica Guidi, anche il titolare dell’Ambiente Gian Luca Galletti, l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti. “Siamo assolutamemte fiduciosi. Abbiamo condiviso un percorso che auspicabilmente dovrebbe portare a una soluzione, in breve tempo, per la ripresa dell’attività produttiva. Credo – ha detto Serracchiani – che anche le buone prassi messe a punto dal Governo e la possibilità di muoverci nelle regole europee ci consentono di trovare una soluzione in poco tempo. Non possiamo lasciare un’azienda senza attività”. Da fonti di palazzo Chigi sarebbe pronto un decreto; ad esempio, il ministro della giustizia Andrea Orlando ha detto che si prenderanno ogni iniziativa per riaprire il cantiere isontino. Come ha riferito MF, la vicenda di Molfacone è ancora oggetto di esame da parte dell’autorità giudiziaria e il sequestro, preventivo, è stato disposto dalla procura di Gorizia con l’accusa di gestione non autorizzata di rifiuti. Il min. Orlando ha aggiunto che, in base alle informazioni acquisite dalla procura, il provvedimento è stato emesso dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione e secondo la procura il sequestro dei capannoni di deposito rifiuti “non comporta il blocco delle attività di tutto il cantiere ma una diversa gestione dei rifiuti prodotti”. Il sequestro cautelare ha in buona sostanza il fine di acquisire prove ed evitare aggravarsi o reiterarsi del reato, inoltre “la decisione può essere sottoposta al vaglio dell’autorità giudiziaria, tramite l’impugnazione, anche sotto il profilo della proporzionalità”. Il ministro ha in ogni caso sottolineato “la sensibilità politica” riguardo alla materia in relazione anche alle ricadute sul fronte occupazionale, che già per il caso Ilva, ha portato all’adozione di un decreto ad hoc, il 207 del 2012. Si è appreso intanto che Fincantieri costruirà la nave extra-lusso Silver Muse per il cliente Silversea. La consegna è prevista ad aprile 2017. La nuova nave rappresenterà un’evoluzione della Silver Spirit e ridefinirà i canoni del viaggio oceanico ultralusso con 40.700 tonn. di stazza lorda e la capacità di ospitare 596 passeggeri. Per l’acquisto di questa nave Bnp Paribas, Nord/LB e Sace (riferisce sempre MF) hanno finalizzato una linea di credito all’esportazione di 293,5 milioni di dollari a favore di Silversea.