In Italia la crisi del mattone è costata la perdita di 1 posto di lavoro su 3 negli ultimi 7 anni nel mercato edilizio cooperativo, con un calo del 33,3% dell’occupazione. E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’Unione europea delle cooperative Uecoop, su dati Camera di commercio di Milano, in relazione all’ultimo report Istat sui valori delle abitazioni che fanno registrare una sostanziale stagnazione con l’indice dei prezzi che nel primo trimestre 2018 diminuisce dello 0,4% nei confronti dello stesso periodo del 2017, anno in cui il mercato immobiliare residenziale ha registrato 542.480 transazioni, in crescita del 4,9% rispetto al 2016 secondo l’Agenzia delle Entrate. Nonostante una progressiva ripresa delle compravendite con quasi 90 miliardi di euro investiti dalle famiglie nel mattone nel 2017 – spiega in una nota Uecoop – il settore edilizio continua a pagare gli effetti delle crisi iniziata fra il 2008 e il 2009 e dalle quale non si è ancora risollevato visto che solo nelle cooperative di costruzione sono stati persi oltre 18mila addetti negli ultimi 7 anni. Una ecatombe occupazionale – sottolinea Uecoop – che rende quanto mai urgente intervenire con misure a sostegno del settore puntando su misure urbanistiche che favoriscano il recupero strutturale ed energetico degli edifici esistenti e nuove costruzioni di qualità, comprese – conclude Uecoop – quelle di edilizia pubblica.
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