Con 58 milioni di presenze l’Italia è la quinta meta del turismo internazionale, dopo Francia (in testa con 75 milioni), Spagna, Stati Uniti e Cina. In fatto di sostenibilità ambientale del turismo però siamo al 37° posto dopo Paesi insospettabili come Zambia e Costarica. Il che significa che le nostre strutture ricettive sono molto carenti sotto il profilo del risparmio energetico e di altri parametri legati anche al comfort. Se ne è discusso alla Fiera di Padova nella Giornata dell’albergatore, organizzata da CasaClima Network Padova Rovigo Venezia ed EdicomEventi nell’ambito dei saloni dell’arredo Casa su misura e della ristorazione Tecnobar&Food. Nel suo intervento al convegno Hotel Welness, efficienza. Una sfida possibile, Martina Demattio, responsabile progetti ClimaHotel e CasaClima Welcome di Casa Clima Bolzano, ha ricordato come il numero degli hotel italiani tra il 2008 e il 2016 sia diminuito di quasi 3.000 unità mantenendo tuttavia stabile il numero delle camere (circa 1.100.000); e come siano cresciuti del 46% gli alberghi a 5 stelle, del 24% quelli a 4 stelle e di 14.000 unità i B&B a fronte di un calo degli hotel da 1 a 2 stelle. “Parlando di consumi – ha detto l’esperta – l’80% della bolletta energetica degli hotel riguarda l’energia elettrica”: ed è proprio su questo e su altri parametri che si incentra l’attenzione di chi – come CasaClima – certifica gli standard di qualità delle strutture. “Gli hotel si sottopongono ai nostri controlli in modo volontaristico per ottenere il certificato ClimaHotel al termine dei nostri controlli in cantiere nella fase costruttiva, ma anche dopo le verifiche di parametri acustici, di uso di materiali, idrici, di qualità dell’aria, di luce naturale”. In tutta Italia dopo 9 anni di valutazioni esistono solo 23 strutture che vantano la certificazione di sostenibilità ClimaHotel: capofila è il Trentino Alto Adige con 21 strutture tra Val Badia, Val Gardena, Val Pusteria, Val d’Ega, Merano e Alpe di Siusi; mentre il Veneto segue con due alberghi veronesi: Le suite di Giulietta a Verona e Aqualux di Bardolino; mentre è in fase di costruzione Ca’ Apollonio Heritage hotel Spa & Nature di Romano d’Ezzelino (Vicenza) che sarà presto certificato. Di Aqualux ha parlato l’ingegner Marco Graiff dello Studio tecnico Carlini – Ingenierbüro che si è occupato di gestirne gli impianti: “Per produrre energia in modo ottimale – ha detto – l’hotel usa la geotermia “non a sonde chiuse” prelevando acqua di falda per riscaldare e raffrescare i 3 piani dell’edificio, con notevoli risparmi”. Ai lavori hanno preso parte albergatori del bacino euganeo e professionisti del settore. “CasaMisura” fino al 14 ottobre. (foto Padovafiere).

 

 

 

 

 

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