Undici milioni e mezzo di euro, tanti saranno investiti nel 2019 dall’Azienda Territoriale per l’Edilizia residenziale di Padova in tuta la provincia, soprattutto nel capoluogo e nei Comuni di Montagnana e Solesino: 8,8 milioni destinati ad opere di recupero di 117 alloggi e per 3.800 interventi di manutenzione straordinaria mentre 2,8 andranno per 19 nuovi alloggi destinati alle graduatorie comunali. All’annuale appuntamento che ATER Padova tiene da tre anni a Casa su misura, Gianluca Zaramella, presidente Ater Padova ha sottolineato in Fiera a Padova che il 75,7% degli interventi non inciderà sul consumo del suolo. “Nel 2019 inoltre proseguiremo nell’acquisto e nella realizzazione di 82 alloggi, nel recupero di altri 128 e nella manutenzione straordinaria con efficientamento energetico di ulteriori 116 unità abitative per un investimento pari a 21,5 milioni”. Intervenendo all’incontro con i responsabili degli Ater del Veneto, Manuela Lanzarin assessore regionale alle politiche per la casa, plaudendo la vicinanza del Salone dell’abitare con chi attua le politiche per gli alloggi popolari, ha espresso la stretta collaborazione con quelli che ha definito “bracci operativi della Regione”. “Siamo alla vigilia dell’applicazione della legge regionale di riforma 39 che arriva vent’anni dopo le precedenti leggi in materia. Concluso l’iter del commissariamento degli Ater con l’insediamento dei nuovi Cda, ci aspettiamo l’entrata in vigore di questa legge che va incontro alle esigenze dei richiedenti, rende più efficienti e in rete i servizi tra le 7 Ater venete, alza la qualità del servizio e stabilisce nuovi parametri sulla base delle mutate esigenze della società, ampliando le categorie degli aventi diritto (soggetti più vulnerabili, colpiti dalla crisi, soggetti deboli…)”. L’assessore ha ricordato la presenza di 39.000 alloggi in tutto il Veneto, di cui 3.400 sfitti da recuperare con un adeguamento; e la coesistenza di altri tre provvedimenti regionali di contesto: uno riguarda il consumo del suolo e due varati di recente si riferiscono al piano casa e ai crediti edilizi. La legge, ha concluso Manuela Lanzarin, vuol essere più equa e responsabilizzare anche chi usufruisce del bene pubblico. Gli alloggi popolari oggi non sono più quelli di una volta, ma rispondono a requisiti più elevati, con finiture più pregiate e comfort assicurati. Ne è un esempio il complesso intervento di riqualificazione di 6 palazzine di 4 piani (120 alloggi) nel quartiere Portello in centro Padova. Come ricordato da Marco Bellinello, dirigente area tecnica ATER Padova, “I lavori durati 9 anni e costati 21,9 milioni di euro, hanno fatto di questo quadrilatero il fiore all’occhiello dell’edilizia residenziale pubblica cittadina, grazie alla totale ristrutturazione estetica e funzionale, alla dotazione di ascensori e alla creazione di garage sotterranei e di una serra bioclimatica con area ricreativa e sociale per gli inquilini, in gran parte anziani, ma anche studenti universitari”. (photo fiera Pd).
Uf