Migliaia di persone hanno assistito in Piazza San Marco alla suggestiva cerimonia del Volo dell’Angelo, lo scenografico evento che tradizionalmente dà il via ufficiale al Carnevale di Venezia. Un’edizione straordinaria dell’atteso appuntamento che quest’anno – per la prima volta – ha visto protagonisti due Angeli (foto Carnevale Venezia.it). Alle 11 in punto, il primo a scendere in volo dal campanile di San Marco è stato l’ “Angelo guerriero” Micol Rossi, Maria dei lettori de Il Gazzettino 2018. La ragazza, affetta dal morbo di Crohn, aveva scritto il mese scorso una lettera al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro chiedendo uno spazio, tra gli eventi del Carnevale, per dar voce a tutti i “guerrieri” che quotidianamente combattono coraggiosamente contro la malattia e lanciare un messaggio di speranza e di tenacia. Pochi minuti dopo la magia si è ripetuta, portando in volo sopra Piazza San Marco, nel segno della tradizione, la Maria, Erika Chia, 20 anni, vincitrice della passata edizione del Carnevale di Venezia. Ad accogliere entrambe le ragazze, sul palco ispirato all’atmosfera lunare, progettato dallo scenografo della Fenice Massimo Checchetto, sono stati il Doge, le 12 Marie, il direttore artistico del Carnevale Marco Maccapani, le autorità cittadine e dell’Amministrazione comunale. Questo evento di domenica 24 febbraio è stato preceduto dal Corteo del Doge, a cura del Cers, Consorzio europeo rievocazioni storiche, con oltre 250 figuranti in abiti storici provenienti dall’Italia e dall’estero, coordinati da Massimo Andreoli, con la partecipazione dell’associazione internazionale per il Carnevale di Venezia, associazione Amici del Carnevale di Venezia e il Gruppo storico “Le Maschere di Mario del ‘700 veneziano”. “Due voli mozzafiato – ha commentato la presidente del consioglio comunale Damiano – che hanno visto protagoniste due ragazze splendide. Il sindaco Brugnaro ha voluto fortemente il volo di Micol Rossi, giovane donna esempio di forza e di coraggio, che lotta con tenacia, senza arrendersi, contro la malattia e le difficoltà della vita. A Micol e a tutte le donne forti come lei va l’abbraccio simbolico della città”. Imponenente è stata la “macchina della sicurezza”, che ha visto impegnati 350 uomini e donne della Polizia Locale, 200 operatori delle Forze dell’Ordine, 60 del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, 120 stewards e operatori dedicati, 80 volontari di Protezione civile, 40 unità del personale sanitario del SUEM e della Croce Verde. A parte qualche normale rallentamento nelle calli più strette e in corrispondenza dei varchi di accesso alla Piazza, non si sono registrate criticità di nessun tipo e la manifestazione si è svolta regolarmente (anche perchè è stato adottato il numero chiuso). Il Comando della Polizia locale ha stimato in circa 23 mila le presenze complessive in Piazza San Marco. La giornata di festa è proseguita nel pomeriggio con uno spettacolo dell’Entio e del Turismo Cubano con ballerini e musicisti e il concorso la Maschera più bella del firmamento. La sola pecca nera domenicale in Venezia è stata di carattere sindacale: i lavoratori del Teatro La Fenice hanno scioperato per cui è saltata la prima de “L’italiana in Algeri” di Rossini. La protesta è stata quella legata a mancate assunzioni. Per il sovrintendente del teatro Fortunato Ortombina: “si tratta di un incidente di percorso; auspico al più presto che i sindacati si chiariscano al loro interno proprio sui contratti a termine”. Per questa mancata rapprsentazione dell’opera abbonati ed acquirenti dei biglietti hanno avuto due possibilità: rimborso o ricollocamento in una delle prossime recite.