Torna, in concomitanza con il Carnevale di Venezia, fino al 5 marzo,il programma delle iniziative culturali, frutto della creatività e della produzione artistica delle istituzioni culturali, dell’associazionismo e degli artisti della città lagunare. Quindi non solo maschere. Anche in questo caso filo conduttore della kermesse sarà l’omaggio alla Luna nel cinquantennale dell’allunaggio: mostre, visite guidate, concerti, pièce teatrali, laboratori e attività ludico didattiche per bambini. Progetti originali e creati ad hoc co-promossi da Vela e sostenuti dal Comune di Venezia, per offrire ogni giorno numerosi appuntamenti, quasi tutti gratuiti o a prezzi contenuti. Il 20 febbraio, a Palazzo Ducale, nella sala del Piovego, Alberto Toso Fei ha trattato un grande affresco divulgativo della presenza astrologica, astrale e degli elementi lunari nelle architetture e nei manufatti mobili e immobili veneziani, per collegare il tema del Carnevale alle tantissime persistenze veneziane. Tre gli eventi promossi dai Musei civici veneziani.Al Padiglione delle navi del Museo Navale, Giro d’acqua, un concerto che racconta una Venezia antica (sabato 23 e giovedì 28 febbraio). Nella chiesetta di Palazzo Ducale verrà messo in scena Cyrano – da Venezia alla luna, uno spettacolo curato da Alessandro Bressanello per i bambini (sabato 2 e martedì 5 marzo). Al Museo Correr, a cura della sezione didattica dei Musei civici, Galileo e gli altri: viaggio straordinario tra volumi antichi, astrolabi e sestanti consentirà ai partecipanti di avere accesso a preziosi esemplari di volumi scientifici antichi, astrolabi in metallo, globi di Coronelli e altre autentiche rarità, risalenti alla metà del ‘500 (domenica 17 e giovedì 28 febbraio). A Ca’ Rezzonico, prendendo ispirazione dai quadri di Pietro Longhi, i bambini podsono costruirsi un abito su misura con cartone, stoffe altri materiali, da indossare “a una dimensione” (24 febbraio). Infine, Casa Goldoni presenta un Florindo dei giorni nostri che si fa trasportare nell’incubo vorticoso del vizio del gioco, sprofondando in una via senza ritorno, dove la redenzione è promessa, mai mantenuta (mercoledì 27 febbraio, giovedì 28 febbraio e venerdì 1 marzo). All’Ateneo Veneto, una vera mini stagione carnevalesca, con tre appuntamenti originali: La luna (e i lunatici). Visti dalla casa della poesia, una performance tra testi classici, testi contemporanei, sia poetici sia musicali, come voci che cantano e come concerto classico (martedì 26 febbraio). Il recital pianistico a quattro mani sullo stravinskiano Petrouchka dedicato al Carnevale russo, a cura dell’Ass. Musica Venezia (28 febbraio). Cantata della luna, una lezione musicale ricca di citazioni, a cura di Luca Scarlini, con proiezioni e voce intorno all’immagine della luna tra arte, letteratura e musica, tra passato e presente (lunedì 4 marzo). Alla Fondazione Querini Stampalia, due interessanti proiezioni di cinema delle origini, musicate dal vivo al pianoforte: una prima veneziana della versione restaurata di La donna nella luna di Fritz Lang (sabato 2 marzo) e una seconda proiezione, su Alla luna! Alla luna! sul tema della luna da Georges Méliès in poi (venerdì 1 marzo). E, in collaborazione con la Biblioteca della Fondazione Querini, un avvincente e unico percorso spettacolo tra testi, documenti e oggetti “astronomici e astrologici” della collezione, drammatizzato e divulgativo (domenica 3 marzo). Musica protagonista anche a Palazzo Labia, con Au clair de la lune, recital pianistico di Letizia Michielon con l’esecuzione di opere comprendenti notturni, mazurche e valzer (giovedì 28 febbraio e venerdì 1 marzo).All’Archivio di Stato di Venezia, presso la sede dei Frari, sarà allestita la mostra documentaria dal titolo: E quindi riuscimmo a riveder le stelle. Le carte dell’Archivio di Stato di Venezia raccontano. Il progetto esalta con documenti mai usciti dai faldoni il rapporto tra la Serenissima e lo studio degli astri, la tecnologia e i brevetti connessi all’ottica, il registro delle scoperte e la presenza degli scienziati del cielo a Venezia (dal 23 febbraio).
Allo Spazio Badoer della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista una mostra di maschere – Dalla commedia dell’arte al naso rosso – realizzate dall’artista Giorgio De Marchi e animata dal “teatro di maschera” a cura di Nora Fuser (dal 23 febbraio). Mentre alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista una versione de Il Barbiere di Siviglia realizzato dall’orchestra, coro e solisti dell’Associazione Musicale “Ermanno Wolf-Ferrari”, accessibile anche a un pubblico di giovanissimi (domenica 24 febbraio). Sempre alla Scuola Grande di San Giovanni, un’ originale interpretazione de Le Sacre du printemps di Igor Stravinsky (domenica 3 e lunedì 4 marzo). Al Teatrino Groggia, La luna di Buzzati, un adattamento per il Carnevale di Sola in casa, con Michela Mocchiutti per la regia di Mauro Avogadro, per la penna di uno dei grandi interpreti del realismo magico del Novecento italiano (sabato 2 marzo). Alla Peggy Guggenheim Collection tutti i giorni visite gratuite in italiano o in inglese dedicate alla scoperta delle opere d’arte ispirate dallo sguardo originale e inedito degli artisti al tema della luna, degli astri (tutti i giorni) e dei pianeti e laboratori gratuiti per bambini dai 4 ai 10 anni (tre domeniche delle settimane del Carnevale). Ol Palazzetto Bru Zane e’ eccezionalmente aperto al pubblico per un’intera settimana di visite guidate gratuite in varie lingue (da giovedì 21 a giovedì 28 febbraio), e metterà in scena lo spettacolo Parigini/Parigine (sabato 23 e domenica 24 febbraio). Al Centro Culturale Candiani “E pur si muove”, spettacolo di teatro per bambini e ragazzi della Compagnia romana Le Maschere, che con il linguaggio della commedia dell’arte mette in scena i grandi traguardi scientifici astronomici della rivoluzione scientifica, con Galilei e Keplero in un insolito dialogo che avrà Arlecchino quale principale messaggero (domenica 24 febbraio). Sempre al Centro Candiani, spettacolo per un pubblico più maturo intorno ai temi della celebre figura di Lilith: La luna nera, una performance che mescola narrazione, poesia e musica (martedì 26 e mercoledì 27 febbraio). Al Santuario di Santa Lucia, fino al 5 marzo, un’originale installazione curata da Gianmatteo Caputo metterà in relazione un’opera di Antonio Canova con artisti contemporanei che hanno lavorato sul tema del volto, della maschera e del sacro, traendo ispirazione dal martirio della Santa e contestualizzando il tema profano del Carnevale con il concetto della visione. L’originale commedia di taglio goldoniano, in versi, La Commedia dei Murazzi. El Mose ai tempi di Goldoni di Antonella Barina va in scena a Palazzo Trevisan degli Ulivi, sede della Fondazione Pro Helvetia (28 febbraio).
Lo spettacolo Don Chisciotte, tragicommedia dell’arte, che unisce Commedia dell’arte e epica letteraria universale, proposto dal Teatro Stabile del Veneto, andrà invece al Centro Culturale Canevon di Malcontenta (24 febbraio), all’auditorium dell’M9 di Mestre (martedì 26 febbraio), al “Luigi Sbrogiò” di Favaro Veneto (lunedì 4 marzo) e alla Sala San Marco di Trivignano (5 marzo). L’auditorium dell’M9 ospiterà inoltre Ezio e Anna Lazzarini e la loro originale interpretazione de Le sacre du printemps di Igor Stravinskij, che prevede durante l’esecuzione al pianoforte a quattro mani, un’inedita regia che rivisita in chiave attuale le tematiche originali del capolavoro del 1913 (lunedì 4 marzo). Full immersion nella realizzazione di una maschera veneziana presso il Laboratorio Ca’ Macana a Dorsoduro, dove si potrà conoscere la storia delle maschere a Venezia e del Carnevale, inframezzata da una breve dimostrazione pratica (dal 16 febbraio).
Do.Ve sta lavorando ad una festa diffusa nel quartiere, sviluppando un programma di eventi e spettacoli concentrati in Campo San Barnaba, Campiello degli Squelini e Campazzo San Sebastiano. L’idea è quella di riportare il Carnevale nelle strade, di ritrovare una dimensione cittadina di questa festa, di fornire momenti di aggregazione spontanea e positiva, di coinvolgere alla partecipazione i residenti ed i visitatori, per rivitalizzare parti di città dal grande potenziale (1, 2 e 3 marzo). Infine, Palazzo Contarini Polignac, in occasione del 400° anniversario dalla nascita di Barbara Strozzi, nota compositrice di Venezia del XVII secolo, ospiterà il concerto Canzoni d’amore (domenica 3 marzo).Alla Fabbrica del Vedere sarà possibile ampliare le proprie conoscenze sulla “visione” a Venezia con una mostra documentaria di panorami lunari curata dall’Archivio storico Carlo Montanaro, dedicata alle foto dallo spazio delle ultime missioni della Nasa sulla Luna (dal 16 febbraio). Ma il Carnevale di Venezia 2019 non finisce nei progetti fin qui. Le grandi Istituzioni dello spettacolo veneziano infatti propongono le proprie importanti rassegne, tutte allineate al periodo della festa che è appena iniziata: dai teatri Momo, Toniolo e Goldoni fino naturalmente alla prestigiosa programmazione operistica della Fenice, che propone nel periodo Il re pastore e L’italiana in Algeri, o alla Biennale di Venezia, con la propria decima edizione del Carnevale dei ragazzi. Al Caffè Florian, fino al 14 marzo, la mostra personale di Adrian Tuchel che include visioni panoramiche di grandi dimensioni (sino a 2,50 metri) dei più caratteristici e iconici luoghi di Venezia.

Lascia un commento