Tra nuove tendenze e falsi miti alimentari, più di un italiano su quattro (26%) ritiene scarsa la qualità del cibo offerto nelle mense scolastiche. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ a commento della positiva operazione dei carabinieri del Nas di Firenze, denominata “Malacarne”, nei confronti degli appartenenti ad un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di Enti Pubblici, frode nelle pubbliche forniture, commercio di sostanze alimentari nocive e false. Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di un crimine particolarmente odioso poiché ai danni provocati al sistema economico e all’occupazione si aggiungono i pericoli per la salute anche per i più piccoli in una fase delicata della crescita. Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni la Coldiretti sollecita a privilegiare nelle mense i menù a base di tipicità a km 0 che valorizzano le realtà produttive regionali e riducono i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni. In Veneto una legge approvata ad hoc (la numero 7 del 2008)  potrebbe agevolare gli accordi diretti tra gestori e imprese agricole. Anche se consolanti – spiega Coldiretti – sono i progressi compiuti dal Dipartimento della Prevenzione, Igiene e Sanità pubblica della Regione sulle regole da applicare alle nuove gare per privilegiare le produzioni agroalimentari di provenienza regionale, ancora molto lavoro c’è da fare per diffondere questa opportunità in un settore dove altri interessi prevalgono sulla salute. Da tutelare ci sono – conclude  Coldiretti – i cittadini veneti che concorrono a sommare 4,6 milioni di persone in Italia costrette per motivi di studio o di lavoro a mangiare in mensa.

 

 

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