Centottanta chilometri di linee da elettrificare, tre anni di lavorazione da fine 2017 a tutto 2020, con interventi suddivisi in due fasi; la prima, quella in corso, che si concluderà entro il 2019, prevede un investimento di 30 milioni di euro per la realizzazione di tre tratte, la Bassano-Camposampiero, la Castelfranco-Montebelluna e la Conegliano-Vittorio Veneto. Questi i numeri del grande progetto di elettrificazione della rete ferroviaria veneta verificati dal presidente della Regione, Luca Zaia, dall’assessore ai trasporti, Elisa De Berti e dal responsabile della Direzione Ingegneria Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana, Giuseppe Albanese, nel corso di un sopralluogo al cantiere aperto in prossimità della stazione Soffratta a Vittorio Veneto (Treviso), al quale hanno partecipato anche il direttore territoriale Produzione Venezia di RFI, Diego Angelini e i sindaci di Vittorio Veneto, Roberto Tonon e di Conegliano, Fabio Chies. (foto Corr.Alpi,arch.). “Altri chiacchierano, noi facciamo – ha sottolineato Zaia – e questo straordinario intervento va ad aggiungersi agli altri che stiamo inanellando in pochi anni per modernizzare nel suo complesso il trasporto su rotaia nel Veneto, potenziando le infrastrutture e svecchiando sensibilmente il materiale rotabile. Con l’elettrificazione diciamo addio ai vecchi, lenti ed inquinanti treni diesel, rispristiniamo linee dirette come quelle tra Belluno e Venezia e tra Belluno e Padova, eliminando le rotture di carico a Conegliano e Montebelluna e riducendo i tempi di percorrenza”. L’ass. Berti ha poi spiegato che “al termine dei lavori di elettrificazione potrà essere riconsiderato il programma di esercizio, potendo contare sulle migliori performance dei treni elettrici in termini di accelerazione e velocità, potranno essere realizzati nuovi servizi e ripristinati i collegamenti diretti soppressi con l’entrata il vigore dell’orario cadenzato. Ci eravamo impegnati a superare i problemi determinati dalle rotture di carico e ora stiamo mantenendo la promessa. Belluno, in particolare, tornerà a essere più vicina al resto del Veneto e ci stiamo facendo trovare pronti per i mondiali di sci alpino di Cortina 2021”. Berti ha poi fatto cenno all’istituzione del ‘biglietto unico’ prevista entro il 2020, rappresentano una vera e propria rivoluzione del sistema dei trasporti su ferro nel Veneto”e alla eliminazione dei passaggi a livello esistenti. I cantieri sulla Conegliano-Vittorio Veneto sono stati aperti alla fine dello scorso mese di giugno, chiuderanno il prossimo 8 settembre e riprenderanno l’estate prossima. L’ing. Albanese ha detto che gli interventi riguardano principalmente l’abbassamento del piano del ferro di 50 centimetri (effettuando uno scavo profondo circa un metro lungo il tratto di linea interessato), l’adeguamento delle sagome delle gallerie Salsa 1 e Salsa 2, la realizzazione di sottostazioni e cabine elettriche, il posizionamento dei plinti di fondazione per la successiva installazione dei pali di sostegno della linea elettrica. La seconda fase del programma di elettrificazione della rete ferroviaria regionale, che come detto si concluderà alla fine del 2020, prevede la chiusura del cosiddetto “anello basso” tra Treviso e Vittorio Veneto, con gli interventi sulle tratte Treviso – Montebelluna – Belluno – Ponte nelle Alpi – Vittorio Veneto.

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