Terreni aridi, colture in sofferenza , animali sotto stress: è allarme siccità in Veneto. A confermarlo è Coldiretti che registra una situazione di emergenza legata alla mancanza di precipitazioni e alla prolungata afa. In sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi alla frutta, dal mais alla soia, dal pomodoro ai cereali. Ma il balzo della colonnina di mercurio – continua Coldiretti – sta favorendo anche il diffondersi degli insetti fastidiosi per gli uomini e dannosi per le coltivazioni come la cimice asiatica e il moscerino dagli occhi rossi, particolarmente temuti dai produttori ortofrutticoli per le perdite dei raccolti che possono provocare. Nelle stalle avviate contromisure per il benessere dei bovini – segnala Coldiretti Veneto – dalle docce refrigeranti ai ventilatori fino agli abbeveratoi a pieno ritmo perché ogni singolo capo arriva a bere fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 quando è fresco. La produzione regionale vale quasi 500 milioni di euro ed è data da 3mila aziende con 262.500 capi che producono 10milioni di quintali di latte all’anno destinato all’eccellenza casearia di assoluto pregio visto che più del 60% del latte è impiegato per le pezze blasonate. Nei campi sono attive le irrigazioni di soccorso per salvare le coltivazioni. Procedure urgenti che comportano agli imprenditori un aumento dei costi per i maggiori consumi di acqua ed energia. Con le temperature superiori ai 35 gradi anche le piante – spiega la Coldiretti – sono a rischio stress idrico e colpi di calore che compromettono la crescita dei frutti negli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali. L’intervento con irrigazione di soccorso è importante – conclude la Coldiretti – soprattutto per far sopravvivere le piantine piccole che non avendo radici sviluppate non riescono a raggiungere lo strato umido del terreno poiché lo sbalzo improvviso della temperatura tende a formare una crosta in superficie.I cambiamenti climatici sono al centrodell’attenzione: per innovare gli impianti di irrigazione e realizzare strutture per trattenere l’acqua gli agricoltori puntano alle opportunità previste dal Pnnr. “Dopo 21 progetti finanziati dal Programma Nazionale di Sviluppo Rurale e mille invasi da realizzare in tutta Italia che hanno fatto risparmiare in totale 250milioni di metri cubi di acqua Coldiretti e i Consorzi di Bonifica contano su questo strumento per fare ancora di più. “La creazione di invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua è la priorità – conclude Coldiretti – Il Veneto recupera solo il 5% della pioggia rispetto ad una media nazionale dell’11%, un dato preoccupante che dimostra quanto bisogno ci sia di investimenti in questo campo”.
(ph arch.).
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