Con una nota, Adico (ass.difesa consumatori) ha segnalato che cambiano le regole per usufruire del bonus mobili nel disegno di Legge di bilancio. Nel testo presentato in Parlamento, infatti, potrà utilizzare il bonus mobili nel 2017 solo chi ha effettuato lavori di ristrutturazione nel 2016. Se non saranno introdotte modifiche da Camera e Senato, quindi, questi sono gli ultimi giorni per approfittare dell’opportunità di avere lo sconto fiscale per gli arredi di casa. Le nuove disposizioni -Nell’ambito delle norme di proroga della detrazione del 50% fino alla fine del 2017, un capitolo a sé è dunque riservato al bonus mobili. Fino ad oggi era possibile avere questa agevolazione a patto di godere della detrazione del 50%, ossia per i lavori effettuati dal giugno 2012 in poi. Con la legge, invece, non sarà più possibile. Nel testo si prevede infatti che il bonus si potrà ottenere, nel 2017, solo in riferimento agli immobili per i quali gli interventi di ristrutturazione siano iniziati nel 2016. Inoltre ai fini del calcolo del limite massimo delle spese ammesse a fruire della detrazione si tiene conto anche di quelle eventualmente già sostenute nel 2016. In compenso, però, la detrazione è applicata indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione e anche se questi non sono terminati ma proseguono nel 2017. Adico ha fatto presente che se si vuol ottenere il bonus mobili per il prossimo anno è necessario, quindi, anticipare i lavori, in tutti i casi in cui questi erano stati già programmati. Si deve trattare, ovviamente, di lavori che rientrano tra quelli di manutenzione straordinaria, risanamento conservativo o ristrutturazione, in quanto è necessario che siano realizzati interventi edilizi veri e propri. Non è sufficiente, ad esempio, mettere le inferriate o la porta blindata. Agevolazione riconosciuta, invece, se si installano nuove caldaie o condizionatori, anche senza opere murarie. Come chiarito dall’Agenzia con la circolare 11/2014, per il bonus è necessario che i lavori effettuati siano interventi per i quali è prevista una componente edilizia e non solo , ad esempio, quelli effettuati da installatori o tecnici come l’elettricista. Fanno eccezione gli interventi finalizzati al risparmio energetico come l’acquisto o la sostituzione di condizionatori o caldaie autonome. In questo caso, infatti, l’agevolazione per l’acquisto degli arredi è sempre ammessa anche se non ci sono lavori edili veri e propri. Niente bonus mobili per l’acquisto di box e per i lavori condominiali – Il bonus non spetta invece in caso di acquisto di box dal costruttore. Anche se questa tipologia di intervento rientra tra quelli che danno diritto di godere della detrazione del 50%, infatti, è espressamente esclusa l’agevolazione aggiuntiva. Un principio questo che si applica anche nel caso di interventi sulle parti comuni condominiali: Anche in questo caso, pur a fronte della detrazione del 50% per i singoli proprietari sono agevolati solo gli arredi per le parti comuni come guardiole oppure per l’appartamento del portiere.
Per il bonus mobili non occorre che ci sia un rapporto diretto con la ristrutturazione in corso, quindi anche se si ristruttura solo il bagno di ha diritto allo sconto per i mobili di cucina, oppure se si compra una caldaia nuova si ha lo sconto anche per i letti e le lampade e così via. Quanto agli acquisti, infatti, il bonus è riconosciuto per qualunque tipologia di mobili, vale a dire letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, ma anche per materassi e apparecchi di illuminazione. Restano fuori solo tende e tendaggi, nonché gli altari oggetti che possono essere qualificati come complementi di arredo (cuscini, tappeti, ecc.). Il bonus è applicabile anche alle spese di trasporto e montaggio. Le regole per gli elettrodomestici – Per quel che riguarda i grandi elettrodomestici, tra quelli agevolabili rientrano: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori e ventilatori dotati di etichetta energetica di classe A+ o superiore, (A o superiore per i forni). Per la detrazione occorre utilizzare il bonifico bancario o postale con i dati riferiti alla legge sulle ristrutturazioni ma è anche possibile l’acquisto con carta di credito o con il bancomat. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari o contanti. Per la detrazione è sempre obbligatorio avere la fattura intestata.

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