C’è chi, come la signora N.A., residente in via Ca’ Rossa, pensionata, si è ritrovata con una bolletta da 533, 02 euro per il periodo settembre ottobre 2016 pur non essendo mai stata a casa in quei due mesi. E chi, come M.V.C., pensionata di Scorzè, dovrà sborsare 305,59 euro per una fattura relativa allo stesso periodo, un importo sproposito rispetto a quanto pagato finora. Ma in generale sono tantissime le persone che in questi giorni si rivolgono all’Adico per contestare bollette del gas da capogiro, in particolare inviate da Enel Energia. E l’ufficio legale dell’associazione ha preso in carico nelle ultime settimane una decina di casi emblematici, per i quali è stato chiesto all’azienda fornitrice un chiarimento. Da notare che quasi tutti i soci seguiti denunciano bollette da capogiro dopo che è stato cambiato loro il contatore. “La cosa certa – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – è che da quest’ anno la lettura delle fatture è divenuta ancora più incomprensibile di prima anche per le persone più esperte. E questo genera confusione e malumori”. In tale contesto emerge in modo chiaro che le cifre da pagare comprendono molto spesso imposte esagerate o ricalcoli non meglio specificati. “Nella bolletta della pensionata mestrina – continua Garofolini – dei 533 euro richiesti solo 84,73 euro riguardano il consumo di gas naturale. Altri 125,49 euro ricadono sotto la voce imposte e Iva, mentre 298,80 euro sono relativi a ricalcoli difficili da decifrare. In ogni caso la nostra socia non ha alcuna morosità, come evidenziato nella bolletta, perché ha sempre pagato regolarmente. La signora di Scorzè, invece, ha 305,59 euro da pagare, di cui solo 115 euro rientrano nella spesa per il consumo, mentre altri 130,78 euro sono imposte e Iva. Ci troviamo di fronte a una tassazione esagerata: non è possibile che in una bolletta si paghi di più per le tasse che per l’effettivo consumo”. Le storie delle due pensionate, come detto, sono solo le più recenti ed entrambe prese in carico dall’Adico questa settimana. “Supponiamo che in molti in questo periodo avranno ricevuto fatture per il gas da capogiro e per lo più ingiustificabili – conclude il presidente dell’associazione -. Il nostro consiglio è quello di contestarle, se le ritengono non congrue, perché molte volte ci troviamo di fronte a un errore del fornitore o a una lettura stimata che non ha niente a che vedere con quella reale. Da sempre Adico contesta bollette troppo alte e nella maggior parte dei casi l’azienda, dopo aver proceduto a ricalcolare i dati della fornitura, ha ammesso il proprio errore stornando nelle fatture successive gli importi richiesti ma non dovuti”.