Nessun taglio o limatura alla spesa sociale, ai nidi e alle scuole paritarie del Veneto. La variazione di bilancio proposta va solo a spostare, in modo compensativo, soldi non ancora impegnati e a confermare impegni assunti nel corso dell’anno per difesa del suolo, mobilità, sviluppo del settore agroalimentare, diritto allo studio”. Il vicepresidente della Giunta regionale Gianluca Forcolin con delega la bilancio, replica così alle critiche mosse dai consiglieri di opposizione alla manovra di variazione del bilancio regionale 2016, ora all’esame delle commissioni consiliari di palazzo Ferro Fini. “La manovra variazione di bilancio è una novità di quest’anno – sottolinea il vicepresidente, con delega al bilancio – Anticipando i tempi dell’assestamento di bilancio, consente di rendere subito disponibili e liquidare entro la fine dell’anno risorse che altrimenti andrebbero in economia, cioè non potrebbero essere spese. Si tratta, quindi di un provvedimento di sana e oculata gestione. La ricognizione sullo stato della spesa regionale ha fotografato fondi non spesi per 15 milioni di euro e maggiori richieste di impegno per 25 milioni”, ha sottolineato Forcolin. Nel merito della variazione di bilancio le voci più significative sono rappresentante dal risparmio di un milione e 140 mila euro sulle spese istituzionali e di gestione, dal recupero di 6 milioni di euro dai capitoli delle politiche per il lavoro e della formazione professionale (relativi a bandi non ancora partiti e rinviati alla prossima annualità), nonché dal recupero di un milione e mezzo di euro dall’edilizia scolastica e di 399 mila euro dei fondi per il turismo. “Tutte somme che non trovando impegno diretto entro la fine dell’anno sarebbero finite accantonate e ‘sterilizzate’ nei fondi ‘in economia’ – ha precisato Forcolin – Invece, con la variazione di bilancio, rendiamo queste somme subito spendibili dando così risposta alle maggiori richieste pervenute in questi mesi per la difesa del suolo (+4,7 milioni), la mobilità (+1,2 milioni). il trasporto ferroviario (+4,5 milioni), l’agricoltura (+3,7 milioni), l’istruzione universitaria (+ 3,1 milioni)”. In cocnlusione, a conti fatti, la manovra non solo non taglia un euro dai capitoli riservati al sociale, famiglia, minori, e anziani – ha concluso nil vicepresidente – ma anzi reimmette nei portafogli dei diversi assessorati una decina di milioni di euro spendibili entro la fine dell’anno. (Nella foto: palazzo Balbi, sede della Giunta veneta).

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