Si è concluso il Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia, diretto dal coreografo Virgilio Sieni. Ha ospitato 25 danzatori e coreografi della scena contemporanea, autori di 32 titoli, di cui 9 presentati in prima mondiale e altrettanti in prima per l’Italia. Gli spettacoli si sono svolti ciclicamente all’interno della città (dalla tarda mattinata a sera), costruendo percorsi o “mappe” tra gli spazi della Biennale all’Arsenale (Teatro Piccolo Arsenale, Sale d’Armi, Teatro alle Tese, Tese dei Soppalchi) e luoghi sia all’aperto che al chiuso distribuiti tra i sestieri di San Marco, Dorsoduro, Castello, fino all’Isola di San Giorgio. Ha dichiarato Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia: “25 coreografi per il Festival di Danza, 9 prime mondiali e 9 prime italiane, oltre 100 danzatori per il College, lavori all’esterno in 5 campi di Venezia e in 15 spazi al chiuso della città. Sia per la Danza che per la Musica che per il Teatro la Biennale è occasione sempre più importante per offrire al pubblico e alle giovani generazioni di artisti un diretto contatto con le più importanti esperienze nazionali e internazionali”. Il Festival di Danza Contemporanea (17-26 giugno) si è strutturato secondo una modalità che integra l’ospitalità di grandi interpreti e compagnie con i laboratori destinati alla creazione di Biennale College – Danza: “La colonna vertebrale del Festival – ha sostenuto il direttore Virgilio Sieni – è rappresentata dalla presenza di coreografi che presenteranno la loro opera con la propria compagnia e parallelamente, attraverso residenze, lavoreranno alla preparazione di brani inediti all’interno dei percorsi di Biennale College”.

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