Il Festival Internazionale di Danza Contemporanea 2020 e diretto per la quarta volta da Marie Chouinard dal 13 al 25 ottobre. Diciannove sono i coreografi, autori di 23 titoli (7 in prima assoluta e 4 in prima nazionale), ma anche incontri e film lungo il percorso dell’Arsenale – Teatro Piccolo Arsenale, Sale d’Armi, Teatro alle Tese e Tese dei Soppalchi – per arrivare a Ca’ Giustinian, sede centrale della Biennale di Venezia. Sarà Más distinguidas, seconda serie dei Piezas distinguidas firmati da La Ribot, a inaugurare il Festival martedì 13 ottobre al Teatro alle Tese (ore 20), sostituendo la serie antologica Panoramix, sempre ideata e interpretata da La Ribot, originariamente in programma. Más distinguidas, che raccoglie 13 dei Piezas distinguidas, brevi, fulminanti performance che hanno reso celebre La Ribot, Leone d’Oro alla carriera di questa edizione del Festival, è infatti concepito per una rappresentazione su palco, frontale rispetto alla platea, consentendo una messinscena in sicurezza per il pubblico, che potrà accedere più numeroso, rispetto alla versione itinerante dei Piezas distinguidas di Panoramix. La cerimonia di premiazione del Leone d’Oro alla carriera alla coreografa ispano-elvetica La Ribot e del Leone d’Argento alla coreografa Claudia Castellucci avrà luogo giovedì 15 ottobre (ore 12) a Ca’ Giustinian e sarà trasmessa in diretta streaming sul sito ufficiale labiennale.org e sui canali social Facebook, Twitter e YouTube. I coreografi invitati quest’anno, fra cui molti appartenenti alle generazioni degli anni Ottanta e Novanta, fanno della danza un territorio senza limiti, fra i più dinamici nel mondo dell’arte e i più permeabili all’ibridazione, una danza cuhe trova spazio nei teatri, nelle gallerie, nei musei e anche nelle fiere.In programma, oltre a La Ribot e Claudia Castellucci, la compagnia indipendente formata dalla catalana Maria Campos e dal libanese Guy Nader, l’apripista di una nuova generazione di coreografi Noé Soulier, la belga Lisbeth Gruwez, proveniente dal laboratorio artistico di Jan Fabre dopo una formazione nel classico, la basca Jone San Martín, che può vantare oltre vent’anni di lavoro con William Forsythe, l’italiana Claudia Catarzi che da dieci anni si cimenta con la creazione personale ideando assoli premiati ovunque, Matteo Carvone, attivo con importanti coreografi come William Forsythe, Emmanuel Gat, Wayne McGregor, Silvia Gribaudi, che con ironia mette in scena tre danzatori fra cui irrompe la stessa coreografa, Chiara Bersani, premio Ubu come miglior attrice e performer under 35 della scorsa stagione, Marco D’Agostin, premio Ubu 2018 come miglior performer under 35, e Olivier Dubois, ultima star in termini di tempo a scuotere la scena della danza francese ed europea degli ultimi dieci anni. Biennale College Danza è presente nel programma con la sua consueta duplice articolazione: per i Coreografi, Sofia Nappi e Adriano Bolognino, vincitori del bando lo scorso anno, hanno ricevuto una commissione dalla Biennale per due nuove opere (22 ottobre); i vincitori del bando internazionale 2020, Silvia Giordano, Emese Nagy, Melina Sofocleous, presentano ciascuno una breve coreografia di circa 20 minuti (24-25 ottobre). Gli 11 giovani Danzatori selezionati quest’anno presentano due spettacoli (13-14 ottobre, e 22 e 25 ottobre). Completano il programma, negli spazi all’Arsenale, gli incontri con gli artisti nelle Sale d’Armi e un ciclo di film (lungometraggi e cortometraggi) presso lo Spazio Marceglia per allargare lo sguardo sul mondo della danza. (ph Biemnale).

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