A Bra (Cuneo), dal 15 fino al 18 settembre, l’edizione numero venti di Cheese, la Biennale del formaggio, organizzata dall’associazione Slow Food Italia e dal comune di Bra. La manifestazione internazionale è divenuta un punto di riferimento per gli artigiani della filiera lattiero-casearia mondiale e per un vasto pubblico di appassionati, grazie alla sua capacità di far conoscere “le mille anime del formaggio”, dagli animali da latte fino al prodotto finito. Perchè ogni formaggio è il risultato di una lunga storia, con le sue identità e specificità. Cheese si pone proprio l’obiettivo di raccontare queste storie, ma anche e soprattutto di contribuire a mantenerle in vita. Nel tempo Cheese ha cambiato la percezione del mondo caseario da parte dei consumatori, accendendo i riflettori sulla variegata produzione artigianale: un settore ricco di opportunità ma anche di problematiche e contraddizioni. E Bra è un grande laboratorio di idee, dibattiti, degustazioni, attività didattiche e mercato. Una delle battaglie vinte di Cheese è quella che ha riabilitato il latte crudo nella percezione dei consumatori, affermandolo come elemento imprescindibile di radicamento territoriale e di qualità organolettica nei formaggi. Oggi l’impegno continua, per far capire che il latte non è una commodity sempre uguale, ma che esistono tanti latti diversi, a seconda delle razze animali, di come vengono alimentate, dell’ambiente in cui vivono, dei ritmi produttivi a cui sono sottoposte: presupposti importanti che influiscono sulla qualità finale, di cui il consumatore può diventare protagonista con le sue scelte. Di notevole attualità sono le problematiche legate alla presenza di ogm nei mangimi. Non tutti sanno che attualmente il 90% degli organismi geneticamente modificati importati in Europa è destinato proprio ai mangimi. Vale a dire che ogni anno entrano nella nostra catena alimentare 20 milioni di tonnellate di ogm, senza che il consumatore ne sia informato né possa scegliere. Anche i metodi di allevamento vanno capiti per la loro importanza nei confronti del risultato finale, in particolare l’alpeggio, la pastorizia nei parchi e la transumanza. Saranno organizzate varie tavole rotonde per discutere di questo che sarà l’argomento principe della edizione di Cheese dove almeno cento formaggi di qualita’ saranno presenti. Ad esempio, lLa bufala Dop sarà protagonista di un fitto calendario di appuntamenti. All’evento record i visitatori, attesi da tutto il mondo, potranno scoprire come nasce questo simbolo del Made in Italy agroalimentare. “Cheese è sinonimo di evento di qualità – commenta il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo – e sarà l’occasione per valorizzare un prodotto amato in tutto il mondo, imparando a riconoscere l’unicità del marchio Dop, ma anche per delineare i prossimi scenari che attendono il nostro comparto, che presenta segnali di crescita senza precedenti da anni e vive una fase di grande rilancio, guardando soprattutto ai mercati esteri”. Live show La mozzarella sarà prodotta tutti i giorni “live” negli spazi del Mercato Italiano (stand S13) in piazza Carlo Alberto. Il 15/9doppio appuntamento alle 12 e alle 17 con la filatura e la mozzatura fatte da maestri casari; sabato 16 si replica sempre alle 17; domenica l’iniziativa dal vivo continua alle 12 e alle 17; si chiude lunedì con l’ultimo “live show” alle 12. Laboratorio del Gusto Alla bufala campana sarà inoltre dedicato un Laboratorio del Gusto, in programma il 17 settembre alle ore 16 all’istituto alberghiero “Mucci”. “Una vera bufala!” è il titolo scelto per l’iniziativa, un viaggio non solo nel mondo-mozzarella, ma anche nella ricotta e nell’affumicata Dop. Il latte di bufala non è solo mozzarella infatti. Un cibo così ancorato alle sue radici territoriali sarà “messo alla prova” dell’abbinamento con alcune birre artigianali italiane, per capire come i diversi stili brassicoli possano accompagnare le varie forme del latte di bufala, alla ricerca dell’abbinamento perfetto con gli stili di alcuni tra i migliori birrifici italiani. Bufala&Pizza nel corso della rassegna si terranno anche due laboratori all’interno della “Piazza della Pizza” di Cheese 2017, dove la regina dei formaggi sarà utilizzata dai maestri pizzaioli per esaltare il gusto. Forni aperti per tutto il giorno per capire le diverse sfaccettature della pizza non solo napoletana. Il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, sarà ospite di due “Pizza Talk”. Il primo appuntamento, sabato alle 16.30, sarà una riflessione su come cambia agli occhi del cliente abituale la presenza dei prodotti più ricercati come Dop e presidi Slow Food sulle pizze e quanto sia attendibile quell’elenco di ingredienti di eccellenza. Il secondo, domenica alle 20.30, sarà dedicato alla ricerca in tema di pizza e all’amore per il lievito madre e la mozzarella di bufala campana Dop come ingrediente principe. Ceta sì o no? Il direttore del Consorzio di Tutela, Pier Maria Saccani, sarà tra i relatori dell’incontro “Ceta: sì o no?”, iniziativa incentrata sul trattato di libero scambio e commercio tra il Canada e l’Unione Europea. L’incontro si terrà lunedì 18 settembre alle ore 10.30 sul Palco di Piazza Caduti per la Libertà. Parteciperanno Carlo Calenda, Ministro dello Sviluppo Economico; Gianni Pittella, Presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo; Stefano Masini, Coldiretti; Monica Di Sisto, Fairwatch; Fausto Durante, Direzione Nazionale Cgil; Gaetano Pascale, Presidente Slow Food Italia. Modera Lorenzo Bairati, docente dell’Università di Scienze Gastronomiche. Spazio Regione Campania Il Consorzio sarà presente anche nello stand della Regione Campania sabato alle 14.30 con l’iniziativa “Questa sì che è una bufala”, un percorso guidato con degustazioni alla scoperta della mozzarella Dop in collaborazione con Slow Food Campania. —

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