Alla coreografa belga Anne Teresa De Keersmaeker è stato attribuito il Leone d’Oro alla Carriera per la Danza del 2015. Secondo la motivazione, “rappresenta il punto di congiunzione tra creazione e processi di trasmissione. Il suo gesto poetico attraverso il corpo ha reso possibile un travaso significativo tra le culture occidentali nella comprensione del corpo teatrale come medium della ricerca linguistica. Elevando lo spazio a tavola del mondo, vi ha dislocato i corpi di una ricerca che lascia percepire l’apertura dell’uomo a nuovi luoghi. Si è presa cura della misura e della durata del corpo sonoro dell’individuo e del danzatore per porlo sulla soglia del Mondo”. Il riconoscimento sarà consegnato il 27 giugno; nelle precedenti edizioni era stato attribuito a Merce Cunningham (1995), Carolyn Carlson (2006), Pina Bausch (2007), Jirí Kylián (2008), William Forsythe (2010), Sylvie Guillem (2012), Steve Paxton (2014). Anne Teresa de Keersmaeker (Mechelen – Belgio, 1960) – Protagonista cardine della danza belga ed europea dagli anni Ottanta, Anne Teresa De Keersmaeker (nella foto) è un’artista che ha sempre tenuto in forte considerazione il rapporto tra musica e movimento. Formatasi al Mudra di Maurice Béjart a Bruxelles e alla Tisch School of Arts di New York, del 1982 è il suo primo successo internazionale: Fase, Four Movements to the Music of Steve Reich. Nel 1983 fonda a Bruxelles la compagnia Rosas, che debutta con Rosas danst Rosas, seguito nel 1984 da Elena’s Aria (su registrazione di arie cantate da Caruso), in cui impiega per la prima volta testi parlati e sequenze di film, e da Bartók/Aantekeningen (1986). Del 1987 è Verkommenes Ufer/Medeamaterial Landschaft mit Argonauten (una produzione di teatrodanza basata su scritti di Heiner Müller), al quale si sono aggiunti, anno dopo anno, molti altri lavori, fra cui Drumming (1998), Quartett e I said I (1999), In Real Time (2000), Rain (2001), Bartók/Beethoven/Schönberg Repertory Evening II (2006), Keeping Still (2007), The Song (2009) e il recentissimo Partita 2, che l’ha vista in scena insieme a Boris Charmatz. Nel 1992 Rosas è divenuta compagnia residente al teatro La Monnaie di Bruxelles, dove resterà fino al 2007; da allora de Keersmaeker ha lavorato alla realizzazione di un repertorio e alla fondazione di una nuova scuola di danza contemporanea, P.A.R.T.S. (Performing Arts Research & Training Studios), divenuta attiva nel 1995 e premiata nel 2010 dalla Biennale di Venezia con il Leone d’argento. Nel 1992 il cortometraggio in bianco e nero Rosa – coreografia di de Keersmaeker su musiche di Bartók – del regista Peter Greenaway ha partecipato alla 49. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nella sua carriera de Keersmaeker annovera anche tre regie di teatro musicale: Il castello di Barbablù di Béla Bartók (1998), I due Foscari di Giuseppe Verdi) (2003), Hanjo di Toshio Hosokawa (2004). Per la danza, sono 16 i titoli in programma per un totale di 45 spettacoli che si snoderanno nei campi, nei campielli e nei teatri di Venezia il 25, 26, 27 e 28 giugno, ogni giorno dalle 12.00 fino a sera, seguendo un percorso ideato dal direttore Virgilio Sieni. Verranno presentati, inoltre, alcuni quadri del Vangelo secondo Matteo, che Virgilio Sieni riprende con gli interpreti del territorio veneto. Anne Teresa De Keersmaeker, infine, Leone d’oro alla carriera 2015, sarà interprete di Fase, uno dei suoi spettacoli storici. Sedici gli spettacoli, di cui 9 in prima italiana, in scena dal 30 luglio al 9 agosto per il 43. Festival Internazionale del Teatro diretto da Àlex Rigola, che porterà a Venezia i protagonisti della scena mondiale. Dalla Svizzera Christoph Marthaler, Leone d’oro alla carriera 2015, e Milo Rau con il suo teatropolitico; dalla Germania Thomas Ostermeier e Falk Richter, che firmano opere di graffiante attualità; dal Belgio Fabrice Murgia, interprete delle inquietudini generazionali e Jan Lauwers con la Needcompany; dalla Spagna Lluís Pasqual e le più giovani compagnie La Zaranda e Agrupación Señor Serrano, quest’ultimaLeone d’argento per l’innovazione teatrale 2015; dalla Polonia Oskaras Koršunovas, regista di tanti classici rivisitati; dal Brasile Christiane Jatahy,che fonde cinema e teatro in un mix ogni volta diverso e originale; e dall’Italia due registi fra i più internazionali, Antonio Latella eRomeo Castellucci. A questi nomi si aggiungono 4 giovani e innovative compagnie italiane: Collettivo Cinetico, Helen Cerina, Babilonia Teatri, Anagoor. Fra le molte soluzioni proposte al pubblico, particolarmente conveniente è l’abbonamento a 160 euro anziché 200 (110 euro studenti) che consentirà di vedere 8 spettacoli in programma; mentre l’abbonamento speciale a 22 euro anziché 28 consentirà di seguire tutti gli spettacoli delle compagnie italiane. La formula sperimentata “Arte + Teatro” abbina uno spettacolo del 43. Festival Internazionale del Teatro a scelta con la visita all’Esposizione d’Arte al prezzo speciale di 40 euro anziché 50 (studenti 25). La Biennale Musica, dal 2 all’11 ottobre, si svolgerà il 59. Festival Internazionale di Musica Contemporanea diretto da Ivan Fedele: in programma 18 concerti con 31 novità (di cui 16 in prima assoluta), con grandi ensemble europei, Klangforum Wien, Ensemble Recherche, Musikfabrik, recentissime formazioni come la European Contemporary Orchestra e lo Studio for New Music Moscow, l’originale quintetto di fiati Slowind, il Lemanic Modern Ensemble, il quartetto Leonis e il trio intitolato a Josef Suk, e infine con straordinari interpreti come il duo pianistico delle sorelle turche Ufuk e Bahar Dördüncü, il violoncellista Francesco Dillon insieme a Emanuele Torquati al pianoforte. E ancora: le performance pianistiche di Giuseppe Albanese, che da Liszt arriva a Bartòk e Ligeti; e David Greilsammer, che con sfoggio di virtuosismo attiva un cortocircuito tra le ardue sonate di Scarlatti e il nuovo timbro della tastiera preparata di Cage. Molti i compositori delle nuove generazioni in programma, insieme ai nomi di spicco di Pierre Boulez, Georges Aperghis, Helmut Lachenmann, Giuseppe Sinopoli.