Il 13 maggio sarà consegnato a Carolee Schneemann (foto) il Leone d’Oro alla Carriera della 57/ma Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia – VIVA ARTE VIVA. Il premio è stato attribuito dalla Biennale su proposta della curatrice Christine Macel. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, su proposta della curatrice Christine Macel, che ha dichiarato: “Carolee Schneemann (nata a Fox Chase in Pennsylvania nel 1939, vive e lavora nella Hudson Valley, New York) è una delle figure più importanti nell’ambito dello sviluppo della Performance e Body Art. È una pioniera della performance femminista dei primi anni ’60 e ha utilizzato il proprio corpo come materia principale della propria arte. Così facendo l’artista concepisce la donna sia come creatrice sia come parte attiva della creazione stessa. In opposizione alla tradizionale rappresentazione delle donne come semplici oggetti nudi, Schneemann ha utilizzato il corpo nudo come forza primitiva e arcaica in grado di unificare le energie. Il suo stile è diretto, sessuale, liberatorio e autobiografico. L’artista promuove l’importanza del piacere sensuale femminile ed esamina le possibilità di emancipazione politica e personale dalle convenzioni sociali ed estetiche predominanti. Attraverso l’esplorazione di una vasta gamma di mezzi espressivi come la pittura, il cinema, la video arte e la performance, Schneemann riscrive una personale storia dell’arte, rifiutando l’idea di una storia narrata esclusivamente dal punto di vista maschile”. L’opera di Carolee Schneemann, inizia nei primi anni ’60 nel mondo del cinema sperimentale, della musica, della poesia, della danza e degli Happenings, caratterizzandosi per i suoi esperimenti nelle tecnologie cinetiche nonché per la sua ricerca nelle morfologie visive arcaiche, nel piacere di affrontare i tabù della società e di rappresentare il corpo dell’artista in una relazione dinamica con il corpo sociale. Utilizzando una vasta gamma di fonti e materiali, il lavoro di Schneemann mette insieme pittura, disegno, performance, video e installazioni, arrivando a trasformare la definizione stessa di arte, e in particolar modo come questa si declina rispetto al corpo, alla sessualità e al genere. Il suo film erotico Fuses (1968) è composto da un collage di immagini esplicite, girate dalla artista stessa, che mostrano un rapporto sessuale tra lei e il suo compagno di allora, il compositore James Tenney. Considerato il primo film erotico femminista, Fuses rappresenta da un lato il tentativo di smantellare la costruzione patriarcale dell’erotismo e dall’altro un potente tributo alla libertà sessuale. Attraverso la sovrapposizione, il collage, la pittura, il montaggio e il burning, Fuses estende gli impulsi pittorici di Schneemann in un’esplorazione dell’estasi sessuale.
Interior Scroll (1975) è una performance in cui Schneemann, nuda, estrae una pergamena dalla sua vagina. Un’opera emblematica della Body Art femminista che racchiude le preoccupazioni di natura sessuale, politica ed estetica del movimento. L’opera di Schneemann ha sempre messo in contrasto l’immaginario dell’intimo quotidiano e dell’erotico sacro con la distruzione e la guerra. Le atrocità della guerra del Vietnam sono state negli anni ’60 al centro dei suoi film e delle sue performance, tra cui Viet-flakes (1965) e la performance cinetica multimediale Snows (1967). Attraverso la video installazione, la fotografia e la pittura, Schneemann esplora l’invasione e la devastazione del Libano negli anni ’80, l’11 settembre e il crollo del World Trade Center, oltre a una serie di altri disastri pubblici e personali. Ciò che unisce ognuna di queste opere non è solo un motivo visivo ricorrente – la rappresentazione delle atrocità della guerra – ma anche la natura profondamente personale, quasi intima, delle eulogie e dei lamenti di Schneemann. Nel 1996 il New Museum of Cotemporary Arts ha presentato la prima retrospettiva personale di Schneemann in un contesto museale. Di recente l’opera di Schneemann ha ricevuto una rinnovata attenzione grazie alla retrospettiva Carolee Schneemann: Kinetic Painting al Museum der Moderne di Salisburgo (Austria) nel 2015. La mostra itinerante sarà al Museum für Modenre Kunst di Francoforte (Germania) e al MoMa PS1 (New York), nel 2017. Le opere di Schneemann sono presenti nelle collezioni dei più grandi musei del mondo.