“La città di Venezia, con la sua bellezza ma anche con la sua fragilità – che abbiamo sperimentata di recente con l’acqua alta eccezionale – ci suggerisce inevitabilmente l’importanza di una visione globale dell’uomo, nella sua relazione con Dio, con gli altri e con il creato. Cura e custodia dell’ambiente – la nostra casa comune – animate da un’autentica sensibilità ecologica e secondo un utilizzo intelligente delle conoscenze e delle risorse, perché fede e ragione camminano insieme, vanno così sempre di pari passo con il rispetto della dignità e del valore di ogni persona e di ogni vita». È un passaggio del discorso di saluto rivolto dal Patriarca Francesco 0Moraglia al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, in visita in questi giorni a Venezia. Il valore storico e simbolico di Venezia come città capace di creare legami è stato sottolineato dal Patriarca Francesco: “Venezia, da sempre, risplende e risalta come luogo privilegiato d’incontro, di convivenza e dialogo tra popoli, comunità e persone segnate da differenze – anche nel loro credo religioso – ma non per questo lontane e tantomeno ostili. Avvertiamo, oggi, in un tempo segnato da diffusa secolarizzazione, come in modo particolare le Chiese cristiane siano chiamate sempre più ad offrire al mondo una testimonianza credibile e credente, amorevole, della Verità e dei doni di grazia che hanno, non per loro merito, ricevuto”. Il patriarca Bartolomeo ha pronunciato parole di gioia per essere tornato a Venezia ed ha rivolto un ringraziamento per la cordiale e bella accoglenza ricevuta.(foto Gente Veneta).