“Qualcuno finalmente riconosce lo sforzo che ho fatto per non aumentare le tasse ai veneti (niente addizionale Irpef oltre a quella imposta dai governi nazionale, niente sovra-ticket sanitari regionali in aggiunta a quelli voluti da Roma) e non mettere le mani nelle loro tasche. Un miliardo 159 milioni all’anno dal 2010 a oggi, quasi 9 miliardi rimasti sul territorio e nelle imprese”. E’ il commento del Presidente della Regione Veneto, sui risultati del Barometro Cisl del benessere/disagio delle famiglie, secondo cui la differenza da regione a regione si è andata accentuando dal 2008 per le diverse scelte fatte a livello locale, che indica nel Veneto la Regione a statuto ordinario con la pressione fiscale più bassa. “Soldi veri – ha aggiunto il presidente del Veneto – non le promesse futili, né gli inutili bonus distribuiti a pioggia. Grazie alla Cisl che ci dà atto di essere la Regione con la minore tassazione d’Italia ma con l’autonomia potremo ridare ai veneti anche di più, quando torneremo “paroni” del benessere che produciamo grazie al lavoro di ogni persona e che regaliamo agli spreconi”. Nella foto: palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto.

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