Una barca, lunga e stretta, spinta con un bastone. Una tradizione che ha rischiato di scomparire negli anni ’90 e che ora, seppur a fatica, sta in vita; si trova lungo il fiume Vrbas, uno corsi d’acqua che bagnano Banja Luka, nella Bosnia Erzegovina nord-occidentale. Si tratta di una tradizione che è sopravvissuta nel tempo. Lo ha illustrato in un servizio dai Balcani Edvard Cucek: egli ha fatto presente che questo tipo di barche si manovrano con il rematore che sta in piedi, come un gondoliere, seppur Venezia è molto lontana. Tra le mani non tiene né remi né pagaia, ma un bastone lungo a volte sino a quattro metri. Il fiume è ampio e vi è spazio anche per grandi imbarcazioni, queste barche però sono strette e dal fondo basso. Larghe non più di un metro per una lunghezza di circa otto (foto). Sono legni che sembrano solo sfiorare la superficie del fiume e quando osservandoli ci si accorge che vanno controcorrente, allora le loro misure iniziano ad avere un senso. La barca del Vrbas e il suo corteggiatore onnipresente, il dajak, il bastone che la governa, rappresentano una tradizione che ancora vive tra le mani robusti vogatori e sapienti custodi allo stesso tempo. La barca e il dajak convivono sul fiume Vrbas ormai da secoli. Li conoscevano già gli Ottomani quando regnavano su tutta la Bosnia. Li hanno conosciuti anche gli Austroungarici quando da conquistatori arrivarono nel 1878. In un documento dell’epoca è stato scritto che durante i primi anni dell’occupazione austriaca, nel 1879, in una notte di coprifuoco, “alcuni disobbedienti bosniaci si spostavano da una riva all’altra del fiume sulle loro barche lunghe, silenziose e poco visibili”, disobbedendo agli ordini del governatore che aveva imposto un coprifuoco alle popolazioni locali. In lingua turca la parola dayak significa bastone, in senso lato. Quello bosniaco ha invece una lunghezza ormai standard con una punta in acciaio detta Stizza dalla forma simile alla lettera Y. La tradizione della barca del Vrbas, ha concluso Edvard Cucek, è paragonabile a quella più celebre dei tuffi dal Ponte vecchio, a Mostar.