Alcuni primi dettagli sulle strategie previste dal Piano industriale fino al 2020 della PopVicenza – che ha in corso un CdA – si sono appresi durante un incontro tra il direttore generale, Francesco Iorio e le organizzazioni sindacali.  E’ stato previsto, come risulta a MF e ad altra stampa, un ritorno all’utile già nel 2016 e un risultato positivo per 200 milioni nel 2018. Sono questi, secondo fonti sindacali, alcuni dei target del nuovo piano industriale della banca che ha chiuso il primo semestre 2015 con una perdita “nerissima” da quasi un miliardo di euro. Iorio, stando alla stessa fonte, ha parlato anche di Borsa e di aumento di capitale, passaggio definito dal manager “difficile, ma non impossibile”. Iorio avrebbe poi sottolineato che la governance della banca andrà rinnovata entro giugno 2016.  Tra le indiscrezioni, già oggetto di notizie già circolanti, è stata prevista la chiusura di 150 sportelli, con una riduzione di organico di 575 persone, di cui 300 come da vecchio piano industriale e altre 275 con l’attivazione del fondo di solidarietà entro il 2020. Oltre a tale razionalizzazione si è parlato anche di 180 assunzioni in gran parte profili specializzati. Quello che realmente deciderà il CdA sarà oggetto di una nota formale. Come noto PopVicenza è al centro di una indagine della Procura per aggiottaggio e intralcio alla vigilanza di Bankitalia e vede coinvolti alcuni suoi alti dirigenti, compreso il presidente G . Zonin. Va ricordato infine che il presidente del Veneto Luca Zaia giorni orsono ha sostenuto che si può dar vita ad una banca veneta, un istituto di riferimento del territorio che abbia un suo zoccolo duro ed ha ipotizzato una possibile fusione tra Vicenza e Veneto Banca.

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