Incontro nell’aula magna del Bo con Antonio Parbonetti, prorettore per l’ organizzazione e i processi gestionali dell’Università di Padova, con il giornalista d’inchiesta de l’Espresso Paolo Biondani e con il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani. Per la commissione parlamentare antimafia la criminalità organizzata fattura ogni anno 150 miliardi di euro, un grosso fiume di denaro che emerge in attività economiche apparentemente pulite e che alimenta traffici illeciti e corruzione. Numerose indagini, inoltre, testimoniano come la criminalità organizzata si sia radicata nel centro-nord Italia controllando attività economiche e inquinando la vita economica e sociale. In quali settori investe la criminalità organizzata? Quali sono le caratteristiche delle aziende criminali? Quali le conseguenze economiche derivanti dalla presenza di aziende connesse alla criminalità organizzata? Come la criminalità infiltra e acquisisce il controllo delle aziende sane? A queste domande s’è cercato di dare una risposta anche grazie ai dati di una ricerca che ha analizzato 120 sentenze di mafia nel centro-nord Italia dal 2005 al 2014. L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito della rassegna BoCulture del palinsesto Universa 2017. Foto: l’articolo La mafia e le “aziende criminali” del Nord Italia.

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