Il formaggio aromatizzato più buono d’Italia si fa nel Trevigiano. Lo ha deciso la giuria dell’Italian Cheese Awards 2018 che ha assegnato, per il 2° anno consecutivo, alla Latteria Perenzin di San Pietro di Feletto, il primo premio al “Capra al traminer”, unico veneto ad aggiudicarsi il titolo. Il concorso, giunto alla quarta edizione, si è svolto a Fico Eataly World di Bologna, ed è uno degli eventi dedicati al formaggio più importanti in Italia. Il premio Italian Cheese Awards è organizzato dal 2012 da “Guru del Gusto” con la collaborazione di Alberto Marcomini ed è riservato ai migliori formaggi nazionali prodotti con 100% latte italiano. Sono partiti in circa 1500 per arrivare in 31 finalisti tra i quali sono stati scelti, nella sera di sabato dell’Italian Cheese Awards 2018, i “best cheese”: 10 i vincitori, uno per ogni categoria, e 6 i premi speciali. Assegnate in tutto 16 Statuette in ottone evocative di un umanoide con braccia alzate a sostenere una forma di formaggio. Il Capra al traminer, la creazione casearia della storica latteria di Bagnolo di San Pietro di Feletto, è entrato così, per la seconda volta, nella top ten dei migliori formaggi italiani conquistando la medaglia d’oro nella “Categoria Aromatizzato”. Il Capra al traminer della Latteria Perenzin, come spega una nota dell’azienda, è un ubriacato prodotto con latte di capra che nasce dai verdi pascoli del Veneto affinato con l’uva traminer del Trentino Alto Adige, che offre aromi delicati e profumati. Queste le caratteristiche che sono valse al formaggio a pasta semidura l’ambito premio, consegnato ad Emanuela Perenzin nel corso della serata di gala dell’Italian Cheese Awards da Oscar Farinetti, patron di Fico. “Sono molto orgogliosa di questo premio – ha dichiarato la titolare Emanuela Perenzin – non solo perché il metodo dell’ubriacatura rappresenta una tradizione del nostro territorio, ma anche perché questo formaggio ha una storia molto bella da raccontare. Il Capra al traminer nasce perché un carissimo amico, che aveva un filare di traminer, voleva fare un formaggio di capra per il figlio intollerante al latte di vacca; così abbiamo deciso di mettere insieme la sua uva e il nostro formaggio per creare un caprino che potesse consumare anche lui. Finalmente quest’anno siamo riusciti a averlo anche nella versione biologica. Anche la vinaccia è bio”. L’importante riconoscimento arriva a pochi giorni dal primo premio al “San Pietro in cera d’api” ricevuto dalla Latteria Perenzin al concorso ONAF Delegazione di Bergamo “Stupore ed emozione” nell’ambito della manifestazione “Forme”. Queste le caratteristiche del prodotto premiato (nella foto): latte di capra di origine italiana, sale, caglio ed ubriacato in superficie con vinacce e vino da uve Traminer (5%) questo formaggio si identifica per la crosta corrugata, di colore marrone scuro, con evidenti residui di vinaccia sulla superficie pasta avorio, consistenza friabile, odore intenso ed aromatico di vinaccia e sentore caprino. Il sapore è dolce, giustamente sapido, armonico, molto persistente con un risultato finale di grande piacevolezza. Perenzin Latteria nasce nel 1898 da un’idea di Domenico Perenzin; dopo oltre un secolo di vita, vede oggi la quarta generazione alla guida dell’azienda con Emanuela Perenzin e la collaborazione dei figli Erika e Matteo che rappresentano la quinta generazione. Da sempre, lavora il latte di vacca, a cui si sono poi affiancati quello di capra (dal 1999) e quello di bufala (dal 2010). Produce formaggi tradizionali e biologici, pluripremiati nei concorsi sia italiani che internazionali. L’azienda distribuisce in tutta Italia ed esporta in Europa, Usa, Canada e Australia. Qualche dato: 1,8 milioni di litri di latte lavorati ogni anno; 32 mila forme di formaggio prodotte ogni anno; produzione: latte di capra 54%, latte biologico 61%, prodotto esportato 20%; fatturato 2017: 3,2 milioni di euro.
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