Il terzo lotto della terza corsia dell’Autostrada A4 Venezia-Trieste di cui è stata posta la prima prima pietra, comincia dal nuovo ponte di Alvisopoli per arrivare a Gonars, è lungo 26 chilometri, interessa 11 comuni e affronta 156 interferenze. L’investimento complessivo dell’opera è pari a 442 milioni di euro, com’è stato ricordato nel corso della cerimonia di inaugurazione, che ha visto la presenza del ministro dei trasporti Graziano Delrio, con i presidenti del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, anche commissario delegato per l’emergenza della mobilità riguardante la A4 e il raccordo Villesse-Gorizia, e il presidente del Veneto Luca Zaia. Al Tavolo dei relatori (nella foto) anche il presidente e amministratore delegato di Autovie Venete Maurizio Castagna e il rappresentante della Società di scopo Tiliaventum Marco De Eccher. Questi ultimi, insieme a Serracchiani e ai prefetti di Venezia e Udine, hanno firmato il Protocollo di legalità finalizzato a prevenire ogni tentativo di infiltrazione della criminalità organizzata nell’opera. I comuni interessati al nuovo tratto sono: Fossalta di Portogruaro e San Michele al Tagliamento in Veneto e Ronchis, Palazzolo dello Stella, Rivignano Teor, Pocenia, Muzzana del Turgnano, Castions di Strada, Porpetto, Torviscosa e Gonars in Friuli Venezia Giulia. Durante i lavori saranno rifatti totalmente tutti i manufatti esistenti: otto cavalcavia, 11 sottopassi, i ponti sul fiume Stella e sul canale Cormor (entrambi di lunghezza superiore a 100 metri), nonché il ponte sul fiume Tagliamento (il quale, con i suoi 1.500 metri di lunghezza, costituisce l’opera più significativa di tutto il tratto). Anche lo svincolo di San Giorgio di Nogaro/Porpetto sarà rifatto, così come 45 attraversamenti autostradali idraulici. L’intero intervento consentirà un significativo incremento delle prestazioni e delle qualità complessive dell’infrastruttura, sotto tutti i punti di vista (viabilistico, strutturale, idraulico, impiantistico, ambientale), che risulterà perfettamente inserita nel territorio e con un elevato indice di sostenibilità ambientale. E’ prevista,infatti, la realizzazione di un sistema di raccolta e trattamento di tutte le acque provenienti dalla piattaforma autostradale per mezzo di canalizzazioni che convoglieranno i flussi in 46 aree di depurazione. Sul tracciato saranno installate barriere fonoassorbenti di ultima generazione, per una lunghezza complessiva di oltre 15 chilometri. Grande attenzione è stata riservata anche alle opere a verde. Lungo tutto il terzo lotto, infatti, saranno messe a dimora forestazioni, boschi idrofili e fasce arboree per una superficie media pari a circa 10 metri quadrati di verde ogni singolo metro lineare di autostrada. Al termine dei lavori, tutta l’area dell’ex svincolo di Ronchis sarà smantellata e trasformata in area verde per un totale di circa 35.000 metri quadri. L’intervento, durante tutta la sua durata, sarà accompagnato da un costante monitoraggio ambientale eseguito sulla base delle indicazioni fornite dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA). Per tutto il tratto della terza corsia finora realizzato o in fase di realizzazione è già prevista la cablatura. Risulta così già accolta la raccomandazione del ministro Delrio, che propugna la digitalizzazione delle autostrade italiane, in chiave di smart road, strade sicure e in grado di ospitare un domani fatto di veicoli senza conducenti, come avverrà per la Salerno-Reggio Calabria.