La delegazione trattante della Regione del Veneto nel negoziato per il riconoscimento dell’autonomia differenziata ex art. 116, terzo comma, della Costituzione, ha reso noto che si è tenuto l’incontro al Dipartimento degli Affari Regionali, a Roma, per la ripresa del negoziato sull’autonomia differenziata del Veneto, ex art. 116, III comma della Costituzione, alla presenza del capo dipartimento dott.ssa Elisa Grande, del Consigliere del Ministro, Antonio Ilacqua, e del Capo di Gabinetto, Francesco Rana. L’approccio è stato collaborativo e improntato a pragmaticità e operatività. Si è condiviso di partire con una analisi comparata dei due testi della intesa (testo del Veneto del 23 settembre e testo ministeriale del 7 ottobre), allo scopo di evidenziare, innanzitutto, le parti sulle quali esiste una prima condivisione di contenuti. In una nota e’detto che si è concordato il metodo di lavoro e programmato un prossimo incontro per il 30 ottobre, al fine di proseguire con l’esame delle richieste regionali. Il confronto sui contenuti della bozza della Regione del Veneto si svolgerà in parallelo alla predisposizione del disegno di legge “quadro” che, è stato confermato, il Ministro vuole portare all’approvazione del Parlamento entro fine anno. In riferimento al testo del disegno di legge “quadro” è stato garantito il coinvolgimento della Regione del Veneto, così come delle altre due Regioni (Lombardia ed Emilia Romagna) che hanno già avviato il percorso per il riconoscimento dell’autonomia differenziata, prima del passaggio in Conferenza Stato-Regioni. Questa dunque una relazione fatta dalla delegazione sulla riunione a Roma. Secondo il presidente del Veneto Luca Zaia che ha gia’incontrato il ministro per gli affari regionali, ha scitto un testo in cui ha sostenuto che “sull’autonomia Roma è inadempiente. Lo è stata con il Governo Gentiloni, lo è stata con il Conte 1 e lo è anche con il Conte 2 in questa fase. E’ inadempiente perché non ha mai fatto una controproposta al progetto veneto. Siamo fermi sulla nostra posizione 0- ha aggiunto Zaia – Qualcuno potrebbe dire ‘scendiamo in piazza’, qualcun altro ‘facciamo lo sciopero della fame’, qualcuno altro ancora potrebbe spingersi un po’ più avanti’. Io so che la via corretta è quella della legalità, e io devo garantire ai veneti che si va fino in fondo al confronto, e anche allo scontro, civile, se serve, ma io voglio vedere le carte su Roma”.(foto Regione).