Automobili Lamborghini inaugura le celebrazioni del 50° Anniversario della Miura con una mostra d’arte “Velocità e Colore”, esposta dal 28 aprile al 30 giugno presso il Museo storico della Casa a Sant’Agata Bolognese. Ad interpretare la Miura e il marchio del Toro è stato chiamato un artista del territorio, Alfonso Borghi, di Campegine (Reggio Emilia), che nelle sue 10 opere esposte in mostra ne interpreta l’anima, l’essenza e i colori. Caratterizzata da un linguaggio informale e astratto, la pittura di Borghi è il risultato della rielaborazione inconscia delle forme dinamiche, degli stilemi del design e dell’innovazione nei colori che hanno da sempre contraddistinto le supersportive Lamborghini. Dieci tele di grandi dimensioni (8 da 200×150 cm e 2 da 180×180 cm) a olio e tecnica mista svelano lentamente tra forti giochi di colore ad effetto tridimensionale alcuni particolari di Lamborghini di ieri e di oggi, dall’icononica Miura alla Reventón, dalla Sesto Elemento all’Aventador. Il CEO di Automobili Lamborghini, Stefano Domenicali, ha dichiarato: “L’incontro tra arte e mito automobilistico è un connubio vincente. Le vetture Lamborghini, dalle origini a oggi, sono capolavori di arte motoristica, dove design, maestria artigianale e genio ingegneristico si fondono. Con questa mostra abbiamo voluto rendere tributo alla ricchezza del nostro patrimonio storico, ai 50 anni della Miura e inteso sperimentare nuovi linguaggi e strumenti di valorizzazione culturale”. L’esposizione si inserisce naturalmente e nel rispetto della prestigiosa collezione del Museo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese, inaugurato nel 2001. Un luogo unico frutto della volontà di Automobili Lamborghini di mettere in luce il suo importante patrimonio storico, che coniuga la migliore tradizione artigianale italiana con una costante innovazione tecnologica. Le più belle automobili progettate e costruite a Sant’Agata Bolognese – dal 1963 sino ad oggi – sono presentate agli occhi dei visitatori in una sequenza mozzafiato: percorrendo i due piani del Museo si possono ammirare sia vetture storiche come la 350 GT, la Miura, la Countach, l’LM 002 e la Diablo, sia concept e vetture in serie limitata come la Reventón, la Sesto Elemento e l’Urus, il concept del futuro SUV Lamborghini. L’esposizione, che ha visto la collaborazione di Automobili Lamborghini, Artioli 1899 (storico editore modenese e società di eventi culturali) e il Prof. Paolo Fontanesi, è accompagnata da un volume edito da Artioli 1899. I capitoli sul mondo Lamborghini sono a cura del giornalista Daniele Buzzonetti e integrano la sezione riservata alla mostra con un intervento di Vittorio Sgarbi, che terrà a battesimo l’inaugurazione fissata il 27 aprile. L’esposizione sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 10 alle 17. Alfonso Borghi nasce a Campegine di Reggio Emilia il 3 dicembre del 1944. Autodidatta, si avvicina alla pittura da giovanissimo ed espone per la prima volta all’età di 18 anni. In oltre 50 anni ininterrotti di attività è passato attraverso l’espressionismo, il figurativismo morandiano, il surrealismo fino all’astrattismo di impronta futurista. Borghi è arrivato oggi a una sintesi, in cui un uso abilissimo della materia si associa a un senso del colore di estrema sensibilità. A partire dagli anni ’70 le sue opere viaggiano nelle principali città europee e statunitensi (Barcellona, Berlino, Madrid, Vienna, Parigi, New York, Los Angeles). A partire dagli anni ’80 un susseguirsi di mostre e di eventi importanti in Italia e all’estero costellano l’attività artistica del maestro. Non solo pittura però. Si dedica anche all’arte plastica, dando un senso tridimensionale a quelle opere che già vivono su tela. Lavora il vetro, la ceramica, ma si dedica anche alla scultura. Oggi le sue opere trovano spazio in collezioni pubbliche e private e in musei italiani ed europei. Lamborghini Miura rappresenta un caso unico di automobile che rivoluzionò il settore delle sportive negli anni sessanta. Info: Studio ESSECI, gestione1@studioesseci.net.

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